Azzurrini impegnati nell’esame di maturità

ROMA – Italia-Turchia, oggi a Rieti, vale già un bel pezzo di qualificazione all’Europeo Under 21 del 2013. La seconda contro la prima del gruppo 7 (entrambe a punteggio pieno: azzurri a quota sei, ospiti a 12), Irlanda e Ungheria staccate. Facile quindi prevedere che saranno queste due nazionali a giocarsi il primo posto.


Dici Turchia ed a Ciro Ferrara torna in mente l’esordio sulla panchina degli azzurrini. Era il 17 novembre 2010 e l’amichevole giocata a Fermo finì 2-1, con doppietta di Macheda. Di quel primo embrione di squadra è rimasto poco, “ma anche loro sono cambiati parecchio e sicuramente in meglio” ricorda l’ex difensore della Nazionale. La goleada inflitta al modestissimo Liechtenstein a Vaduz è servita per rimpinguare la differenza reti e quel 7-2 – nonostante l’uomo in meno per il doppio giallo a Borini dopo appena 17 minuti – ha dato morale alla squadra. Ora arriva l’esame di maturità. Contro la formazione allenata da Rasit Cetiner si preannuncia un impegno di ben altro spessore.


“La Turchia è squadra tecnica, veloce, aggressiva, molto pericolosa con gli esterni – sottolinea Ferrara -, da prendere con le molle. Ha un centrocampo dinamico, che non dà mai punti di riferimento, con giocatori in grado di saltare l’uomo, dovremo essere bravi nei raddoppi, bravi a non concedere spazi. E’ vero che hanno già giocato tre partite su quattro in casa (segnando 9 reti su 12 al Liechtenstein, ndr), ma è altrettanto vero che poi le partite bisogna vincerle e loro ci sono sempre riusciti. E’ sicuramente la sfida più impegnativa lungo il nostro cammino, fino ad ora. Quanto sarebbe importante una vittoria? Tanto. Ci proveremo”.
“Ci siamo preparati bene, sia fisicamente che psicologicamente” assicura il tecnico, consapevole che “quest’incontro è più importante per noi che per loro”.


I Turchi firmerebbero per un pareggio per poi giocarsi senza affanni la partita casalinga, l’11 novembre. Ferrara non si sbilancia sulla formazione, ma si intuisce che non apporterà grandi cambiamenti rispetto all’ultima uscita, fatto salvo lo squalificato Borini “Abbiamo avuto tempo per recuperare e poi questi ragazzi, non giocando con grossa continuità in campionato, non credo siano particolarmente stanchi”.


Probabile la conferma in porta di Fabio Pinsoglio, nonostante una prestazione non esaltante con il Liechtenstein, e quasi certo l’impiego di Lorenzo Insigne, il piccolo napoletano lanciato da Zeman a Pescara, autore di una doppietta al suo esordio.