Mondiali: vince la Vezzali, riecco Montano

CATANIA – Vezzali e Montano: i primi ori sono italiani. Ai Mondiali di scherma di Catania arrivano i primi verdetti e sono colorati d’azzurro. Anche con la Coppa del mondo vinta da Elisa Di Francisca. La leonessa non vuole cedere il trono: a 37 anni Valentina Vezzali vince il suo sesto Mondiale di fioretto. Sospinta da un pubblico che non ha nascosto di tifare per lei anche nella finale tutta azzurra con Elisa Di Francisca, l’eterna Valentina ha tenuto in pugno la gara senza cedere alla connazionale, tirando con sicurezza fino al successo finale, mai stato in discussione. Eppure la Vezzali ai quarti aveva rischiato di essere eliminata: ha vinto 12-11 contro la francese Corinne Maitrejean nel minuto di recupero, ma era sotto di quattro stoccate a 30 secondi dalla fine. Una rimonta che le ha dato maggiore convinzione e aumentato la fiducia in se stessa. Aveva tirato bene, invece, Elisa Di Francisca, ma nella finale è apparsa stanca di fronte a un mostro sacro della scherma mondiale, alla quale ha ceduto il posto.

“Ero troppo tranquilla – spiega nel dopo gara – ma sono contenta per avere vinto la Coppa del mondo e punto alla rivincita”. “Sono felice, perché mi sento un po’ la capitana di questa squadra”, commenta Valentina Vezzali. L’olimpionica si sente “una mamma che diventa bambina sulla pedana”, ma che “al momento giusto sa piazzare la stoccata vincente”.

“Questi Mondiali – aggiunge – sono importanti perché le Olimpiadi sono vicine. E non è finita, perché adesso c’é l’impegno a squadre”. “L’Italia trionfa in questi Mondiali e io sono contenta, anche perché – ribadisce Valentina – mi sento un po’ la capitana della squadra, che è cresciuta e migliorata, ed è bellissimo perché lasciamo poco agli avversari”.

Felice è anche Aldo Montano, 33 anni tra un mese, olimpionico di sciabola ad Atene 2004 ma al suo primo successo a un Mondiale. “Non ci credo, è una meraviglià, avevo visto un film che stava per tramutarsi in una tragedia, e invece, e per questo voglio ringraziare il pubblico di Catania”. Così l’atleta livornese commenta la sua prima medaglia d’oro a un Mondiale di sciabola.

“Non ci credo continua a ripetere dopo il successo. Me lo godo in pieno – aggiunge – ho combattuto nelle peggiori condizioni fisiche, è una meraviglia…. E’ la mia prima vittoria internazionale in Italia, non c’ero riuscito nel 2006 a Torino e sono contento di averla avuta a Catania: il pubblico è stato eccezionale”.
Montano chiude, scherzando, con un dedica ironica: “Saluto mio papà – dice sorridendo – che non è venuto a Catania perché non credeva troppo in me… adesso sarà contento”. Per il presidente della Fis, Giorgio Scarso, è “una giornata da scrivere negli annali per i risultati, ma anche per il calore del publico, per la dimostrazione di una forza di squadra”, evidentemente “il lavoro paga”.