Il Pdl tenta la soluzione tecnica

ROMA – La maggioranza tenterà oggi nella giunta per il regolamento della Camera di porre rimedio al ‘’pasticcio’’ causato ieri in aula alla Camera, dove è stato bocciato un provvedimento essenziale come il Rendiconto di Bilancio, la cui approvazione è prevista addirittura dalla Costituzione.


Quanto avvenuto ieri è un fatto senza precedenti: la bocciatura del Rendiconto di bilancio dell’anno precedente (2010), blocca anche l’assestamento dell’anno in corso (2011) nonchè la legge di stabilità per l’anno successivo. In pratica paralizza la gestione della finanza pubblica. Nell’aula della Camera è stato respinto il primo articolo del testo il quale non contiene alcun numero ma afferma che il Rendiconto dello Stato e i rendiconti delle Pubbliche amministrazioni per il 2010 ‘’sono approvati nelle risultanze di cui ai seguenti articoli’’.


Il premier Berlusconi ha parlato di ‘’un problema tecnico risolvibile’’ e infatti Fabrizio Cicchitto alla Conferenza dei capogruppo ha preannunciato la tesi che porterà in Giunta: si può procedere con il voto sui successivi articoli, che contengono le cifre, e il Rendiconto sarà approvato. La tesi è però respinta da tutte le opposizioni parlamentari, dal Pd all’Idv, dall’Udc a Fli e all’Api. Queste affermano che la bocciatura implica la caduta di tutto il provvedimento e richiede le dimissioni del Governo.


– Quando viene bocciato il Rendiconto di un comune, questo viene sciolto – osserva Linda Lanzillotta ex ministro del Governo Prodi ed esperta di Pubblica Amministrazione.


Se sarà accolta la tesi di Cicchitto il provvedimento, una volta approvato dalla Camera tornerebbe al Senato che, a sua volta, potrebbe ripristinare il testo originale per il quarto e, si spera, definitivo passaggio a Montecitorio. Qualcosa di simile, per certi versi, avvenne nel 2003 quando passò alla Camera un emendamento del Pd che cambiava l’articolo 1 della Finanziaria con i saldi: anche in quel caso il testo originale fu ripristinato in Senato.


Oggi la Giunta per il regolamento dovrà esprimere un ‘’parere’’ sulla richiesta del Pdl di proseguire nell’esame. I numeri sono a favore delle opposizioni che hanno sei componenti rispetto ai cinque della maggioranza. In caso di responso negativo al Tesoro si studia il ‘’Piano B’’: inserire le cifre del Rendiconto nella legge di Stabilità 2012 anticipando quest’ultimo provvedimento.