Ai mondiali la ‘Favola Pizzo’: campione a casa sua

CATANIA – Dall’amarezza dell’eliminazione al primo turno del favorito, Matteo Tagliariol, alla felicità per la conquista dell’oro dell’outsider Paolo Pizzo.

E’ stata una giornata in altalena, con conclusione da standing ovation, per la nazionale maschile di spada ai mondiali di scherma in corso di svolgimento a Catania.
La gioia è quella del catanese Paolo Pizzo, 28 anni, che a “casa sua” – che ama tanto da tatuarsi la scritta Aetna (Etna in latino) sulla spalla – vince il titolo battendo in finale 15-13 l’olandese Bas Verwijlen e conquista anche la Coppa del Mondo di categoria. Dopo la vittoria l’atleta siciliano bacia il parquet del Palaghiaccio e corre davanti la tribuna dove è acclamato dagli spettatori.

Tra loro sicuramente tanti amici e parenti. La sua famiglia ha una grande tradizione sportiva: sua nonna è la ‘professoressa’ Liliana Pizzo, e sue zie sono le sorelle Donatella e Tiziana Pizzo. La prima allenava le due figlie nell’Alidea Catania che nel 1980 conquistò lo scudetto e la Coppa Italia femminile di volley.


“Svegliatemi, non ci posso credere, non è possibile, di più dalla vita non si può avere: vincere una medaglia d’oro a casa tua”, dice ancora incredulo subito dopo il successo. “Non ho mollato mai – continua a ripetere Pizzo – non ci credo, non è possibile. Vincere un mondiale nella tua città è un’emozione che auguro a ogni sportivo. Ho sognato questo successo ogni volta che per allenarmi rinunciavo a uscire con gli amici o ad andare al cinema”.


Per l’atleta catanese il rischio maggiore corso nella finale è stata la sua voglia di combattere, la stessa che gli ha permesso di vincere un tumore che gli è stato diagnosticato quando aveva 13 anni: “Ho rischiato di perdere il titolo per la grande voglia che avevo di vincere… Tagliariol? Lui è più avanti, io sono sulla strada giusta e ho vendicato lui e le italiane eliminate”.


Adesso Pizzo guarda alle Olimpiadi: “La strada è quella giusta per Londra 2012”. L’emozione è tanta, e quando riceve la medaglia d’oro e il pubblico scandisce gridando “Paolo, Paolo” lui non riesce a trattenere le lacrime. Nell’atleta catanese ha creduto sempre Sandro Cuomo, direttore tecnico della Nazionale italiana: “Pizzo ha fatto un campionato del mondo straordinario dall’inizio alla fine, certo il pubblico lo ha aiutato tantissimo, si sarà portato la claque”.


Per Cuomo, “il successo di Pizzo non è una sorpresa”, tanto che lo aveva “pronosticato vincente in mattinata”. Ma è rimasto colpito dall’ “inattesa” eliminazione al primo turno del favorito al successo finale, Matteo Tagliariol, campione olimpico in carica nella spada.


“Era pronto e non gli mancava alcunché – osserva – certo non é stato fortunato nell’abbinamento con il sudcoreano Kyoung Doo Park, che è arrivato in zona medaglia”.


Una tesi condivisa dallo stesso Tagliariol: “Il primo assalto – spiega deluso – per me è sempre molto difficile. Pensavo di poter vincere questo Mondiale, ci credevo tanto. Ho lavorato bene, ho fatto tutto quello che potevo fare e mi sono impegnato al massimo ma non è servito”.


A Catania non è stata una giornata fortunata neppure per la sciabola femminile italiana: le quattro atlete in gara, Ilaria Bianco, Gioia Marzocca, Paola Guarneri e Irene Vecchi, non sono arrivate in zona medaglie. Irene Vecchi è quella che ha fatto più strada arrivando alle semifinali. Il titolo è stato vinto dalla russa Sofia Velikaia che ha battuto 15-14 l’americana Mariel Zugunis.