Azzurri dominatori nel fioretto

CATANIA – Oro, argento e bronzo. Una valanga di medaglie travolge gli azzurri nell’individuale maschile di fioretto ai mondiali di scherma. Sale sul podio più alto Andrea Cassarà che in una finale combattutissima, e centrando una clamorosa rimonta, vince su Valerio Aspromonte. Medaglia di bronzo a Giorgio Avola, che era stato battuto, in semifinale dal secondo classificato.


A Catania, così, l’Italia, che ha già vinto otto medaglie, una in più di Parigi 2010, conferma la sua forza.
Nel fioretto maschile fa il pieno assoluto e l’unica ‘pecca’, è l’eliminazione ai sedicesimi di Andrea Baldini. Il successo azzurro si rispecchia nelle lacrime finali di Cassarà che ottiene il suo primo mondiale e si sfoga con un pianto liberatorio. Aveva temuto di perderlo il titolo perché Aspromonte era partito forte, e lui ha dovuto rimontare sei punti. Una gara di nervi e volontà ma anche spettacolare, chiusa all’ultima stoccata quando si era parità assoluta: 14-14.


“E’ un sogno che si realizza – afferma alternando singhiozzi e lacrime Cassarà, 27 anni, carabiniere, bresciano, che è stato sostenuto dal pubblico per le origini siciliane della sua famiglia – lo inseguivo fin da quando avevo 5 anni. Negli ultimi tre giorni mi sono svegliato alle 4 di notte con il mal di testa”. Chiede “scusa” ai giornalisti se “non è sciolto nelle interviste” perché, spiega, “non sono abituato a parlare davanti a tutti questi microfoni”. Poi i ringrazia il tecnico, la famiglia e la fidanzata inglese. “Grazie a Sissi – aggiunge – che mi sopporta e che mi ha dato la tranquillità interiore per vincere il mondiale”. “Valerio ed io ci conosciamo bene – aggiunge parlando di Aspromonte – nei ritiri stiamo assieme in camera e capita che litighiamo in allenamento, tirandoci dietro di tutto: nei giorni scorsi gli avevo ipotizzato una finale tra noi due con una cena in palio, gliela dovrò pagare”.


Infine lo sfogo: “mi sono tolto un peso: ero diventato un’eterna promessa”. Non nasconde la sua amarezza Aspromonte: “L’argento non mi ha reso felice al cento per cento, ma soltanto in parte. Sono contento di aver preso la prima medaglia in un campionato del mondo – osserva deluso – purtroppo quella d’oro è sfumata per un pizzico. Lui è stato bravo a approfittare del mio piccolo momento defaillance, poi sono stato un po’ ingenuo io a non continuare su quella strada”.


Amareggiato è anche Avola che valuta la sua medaglia di bronzo “meritata perché ho lavorato moltissimo”, ma non nasconde che gli “resta l’amaro in bocca” per il mancato accesso alla finale.


Se dal fioretto maschile arrivano medaglie, notizie non positive arrivano invece dalle italiane impegnate nelle gare di spada, vinti dalla cinese Na Li che ha battuto la connazionale Yujie Sun, ma non ha potuto esultare perché dando l’ultima stoccata ha riportato una contrattura alla gamba sinistra. Due delle azzurre, Mara Navarria e Bianca Del Carretto, sono state eliminate agli ottavi. Era già fuori gara dai sedicesimi anche Rosella Fiamingo e Nathalie Moellhausen. In realtà la Del Carretto avrebbe avuto avere un’altra possibilità: un errore al sistema wireless non ha segnato un errore nell’assegnazione del punto vincente (6-5) alla romena Ana Branza. Del guasto i tecnici della nazionale si sono accorti a gara conclusa e fuori dai tempi previsti per potere presentare un reclamo. Problemi ‘tecnici’ hanno avuto anche Giorgio Avola e Valerio Aspromonte ai quarti, ma sono stati superati.