Sempre e solo Vettel, quinto Alonso

ROMA – Il titolo iridato non gli ha tolto la fame, e anche in Corea il numero uno è sempre lui. Lo strapotere di Sebastian Vettel si conferma sul circuito di Yeongam, dove il tedesco fresco del secondo titolo iridato della sua già straordinaria carriera si è andato a prendere la decima vittoria stagionale, a un soffio dalle dodici da record conquistate ai tempi d’oro da Michael Schumacher.


L’ennesima cavalcata trionfale del campione di Heppenheim che ha garantito così anche il titolo costruttori alla Red Bull, prima con 558 punti e irraggiungibile da McLaren e Ferrari (rispettivamente a quota 418 e 310). Niente da fare per Lewis Hamilton, che si era illuso di poter salire sul gradino più alto del podio dopo la pole strappata nelle qualifiche: per il britannico la corsa asiatica si è chiusa con il secondo posto, difeso pure con le unghie dagli assalti continui dell’altra Red Bull di Mark Webber, terzo.


Le Ferrari non brillano e alla fine registrano il quinto posto di Fernando Alonso, ottenuto con una rimonta sprint nel finale e il sesto di Felipe Massa. E la corsa si è accesa subito in avvio: il sogno di Hamilton di portarsi a casa la gara è durato nemmeno un giro, perché tanto è bastato a Vettel per superare l’inglese, trovando il varco giusto, e rimanere al comando fino al passaggio alla bandiera a scacchi.


La pioggia ha scombinato le strategie in avvio, ma non disturba Vettel che accumula secondi sugli inseguitori. Buona la partenza di Massa che già al terzo giro prova a insidiare Webber per il terzo posto. Ma lo sprint del brasiliano non dura molto, perché il pilota della Ferrari intorno al tredicesimo giro registra un calo. Al 17º finisce invece la corsa di Michael Schumacher che, tamponato dalla Renault di Petrov, è costretto al ritiro. Due giri più tardi si ferma anche il russo. Ma l’incidente tra i due, con la pista sporca, costringe all’ingresso la safety car: i piloti si allineano con Vettel davanti. Al 21º giro esce la safety car e naturalmente il campione tedesco si vede annullato il vantaggio guadagnato sull’inseguitore Hamilton. Ma è per il secondo posto che si accende la battaglia: protagonisti Hamilton e Webber, con l’australiano che ha tentato fino alla fine di insidiare il pilota della McLaren.


Al 35º giro l’assalto del secondo di casa Red Bull va in porto: Hamilton va un pò lungo e Webber riesce a passarlo. Ma lo spettacolo non è finito, perché l’inglese si riprende con grinta la seconda piazza e non la cede più fino al termine della gara. Intanto la Ferrari di Alonso rimonta. Lo spagnolo macina giri veloci e prima del secondo pit stop si regala qualche giro al comando. Poi la sosta e il tentativo di inserirsi nella corsa al podio, che però premia Webber, capace di dare filo da torcere ad Hamilton, ma costretto anche a difendersi dagli attacchi di Button. Alonso prova a farsi sotto all’inglese per il quarto posto, ma alla fine cede e deve accontentarsi del quinto. Dietro Felipe Massa per una manciata di punti che non fa sorridere in casa Ferrari.
In testa il dominatore del mondiale che si gode l’ennesimo trionfo, ottenendo pure il giro record. E fa festa anche la Red Bull che conquista il secondo titolo: con il decimo successo di Vettel cala il sipario anche sul mondiale costruttori.