Dopo la violenza la rovente polemica politica

ROMA – Dagli scontri di piazza, alle polemiche in Parlamento. A 24 ore dagli incendi di piazza San Giovanni, anche il mondo politico si arroventa. Le opposizioni puntano l’indice contro la gestione delle forze dell’ordine che avrebbero dovuto impedire il ‘’sacco di Roma’’. Martedì il ministro dell’Interno Roberto Maroni riferirà al Senato sull’accaduto. Ma nel frattempo i contorni della diatriba si allargano a macchia d’olio, coinvolgendo il mondo delle banche e dell’impresa.


– Vediamo che alcuni banchieri e un industriale manager si sono affrettati a solidarizzare – ha dichiarato Fabrizio Cicchitto – con gli indignati, non sappiamo se per complesso di colpa o se per indirizzare solo sulla cosiddetta classe politica le responsabilità della crisi in corso.


Parole di fuoco, forse indirizzate anche a Mario Draghi. Il futuro presidente della Bce aveva dato ragione ai ‘’ragazzi indignati che scendono in piazza’’. E l’ultracomunista Paolo Ferrero aveva replicato:
– E’ una vera presa in giro. E’ come se il mostro di Marcinelle solidarizzasse con le sue vittime.


E’ comprensibile l’ironia politica del leader di Prc. Ma come spiegare l’affondo del capogruppo del Pdl alla Camera? Difficile rispondere ma l’impressione è che nessuno possa chiamarsi fuori da quanto sta accadendo.
Domenico Scilipoti, deputato dei Responsabili, ha parlato più esplicitamente di ‘’infiltrati violenti nella manifestazione delle lobby bancarie’’. Anche il leader del Pd Pierluigi Bersani ha toccato indirettamente lo stesso tema:


– Contro gli speculatori finanziari e i provocatori visti in azione, la risposta è che l’Italia riprenda in mano il suo destino e la sua dignità per evitare di finire come la Grecia.


Nebbie, allusioni, sospetti, ma sul punto nessuno ha inteso spiegare di più. Ben più ‘’limpida’’ è invece la polemica sulle responsabilità per quello che è accaduto. Le forze dell’ordine sono state encomiate da elogi bipartisan, ma non altrettanto è accaduto per la gestione dell’ordine pubblico da parte del governo.


Un ‘’grazie’’ istituzionale agli uomini in divisa è venuto dal presidente della Camera Gianfranco Fini, ma il suo braccio destro nel Fli, Italo Bocchino, ha chiesto al governo di ‘’spiegare come è stato possibile che un numero così elevato di teppisti sia passato inosservato al controllo preventivo del ministero dell’Interno’’. Di ‘’giornata nera per la democrazia’’ ha parlato Pierferdinando Casini, mentre il capogruppo dell’Idv al Senato, Felice Belisario ha intimato al ministro Maroni di ‘’assumersi le sue responsabilità’’.