Sicilia, no a candidature politiche

ROMA – Il presidente della Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, torna alla carica nella lotta a favore della legalità e contro ‘’ogni forma di strumentalizzazione e pressione’’. Con un’integrazione al Codice etico, infatti, l’associazione siciliana stabilisce che i suoi vertici si impegnino a non candidarsi ad eventuali elezioni, da quelle locali a quelle europee, per almeno tre anni dalle fine del mandato. La modifica arriva a quattro anni dall’iniziativa storica che portò nel 2007 la Confindustria Sicilia a decidere di espellere gli imprenditori collusi e a porre l’obbligo di denuncia per quelli costretti al ‘pizzo’. Una delibera che ha fatti scuola ed è stata ripresa della altre associazioni regionali.


– E’ una decisione molto importante, un’iniziativa che ho seguito da vicino e non posso che condividerla e sostenerla – ha detto la numero uno di Viale dell’Astronomia, Emma Marcegaglia che ha poi sottolineato:
– Chi riveste delicati incarichi associativi, infatti, deve essere ad esclusivo servizio delle imprese.


La modifica, quindi, ha proseguito il presidente di Confindustria, ‘’rafforza l’impegno per la legalità a difesa delle imprese oneste che si confrontano ogni giorno con il mercato e subiscono, in molti casi, la concorrenza sleale della criminalita’ organizzata’’.