Decisione vicina, Saccomanni in pole

ROMA – Si fa più vicina la decisione finale per la nomina del successore di Mario Draghi alla Banca d’Italia per la quale resta favorito il direttore generale dell’istituto Fabrizio Saccomanni mentre non sarebbe in gioco il componente del board della Bce Lorenzo Bini Smaghi, che nelle ultime ore sembrava riprendere quota quale soluzione alternativa. Forse già oggi, riferiscono delle fonti qualificate, potrebbe arrivare il passo decisivo e mettersi in moto il meccanismo previsto dalla legge. Questa la situazione al termine di una giornata caratterizzata da contatti, definiti ‘’a tutti i livelli istituzionali’’.


Come è noto il premier Silvio Berlusconi, al quale spetta il potere di scelta del nome da proporre al Consiglio Superiore della Banca d’Italia, quindi al Cdm e poi al Capo dello Stato, propende per la nomina di Saccomanni quale scelta di continuità gradita alla struttura della Banca e allo stesso Draghi. Una scelta che negli ultimi mesi è stata più volte rinviata a causa dell’opposizione del ministro dell’economia Giulio Tremonti, spalleggiato dalla Lega, orientato invece per il direttore generale del Tesoro Vittorio Grilli, il quale gode peraltro di ottima fama e competenza a livello nazionale e internazionale.


Pesa l’ormai scarso tempo a disposizione dell’esecutivo visto che Draghi si muoverà alla guida della Bce il 1 novembre e che nel fine settimana sono previsti i vertici Ue sulla scottante questione del debito e delle banche.