Indignati uniti in un manifesto, poi forse anche in Parlamento

ROMA – Unire il movimento degli indignati, con un manifesto, pensando anche a entrare nelle amministrazioni locali e poi in Parlamento. E’ la proposta che il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, lancia in un’intervista a ‘la Repubblica’.


Spiega il primo cittadino:
– Non cerco opzioni personali, dico che insieme ad altri vorrei esserci, contribuire a unire il movimento, diventando un riferimento.


Ed aggiunge:
– Non parlerei di un partito, oggi l’energia politica è quasi tutta fuori dai partiti. E’ venuto il momento di un manifesto, una rivoluzione culturale – suggerisce De Magistris -. Dal devastante modello berlusconiano dell’avere e dell’apparire, universalmente fallito, bisogna passare al modello dell’essere, dei diritti delle persone: diventa quel che sei e non quello che gli altri vogliono che tu sia. Partiamo dai beni comuni: la natura, il paesaggio, la cultura, il sapere, internet non sono delle multinazionali ne’ dello Stato. A Napoli abbiamo creato le assisi del popolo. A Roma ci sono laboratori di democrazia, come il Teatro Valle e il Cinema Palazzo. Questo movimento, se disposto a perdere un po’ di autonomia per proporsi come alternativa, potrebbe entrare nelle amministrazioni, i municipi, le Regioni. E, perché no? Un giorno in un nuovo Parlamento.