Terremoto in Turchia, forse più di 1000 morti

ANKARA – Un violento terremoto ha colpito ieri la Turchia. Il sisma, di magnitudo 7,2 della scala Richter, è avvenuto 19 chilometri a nord-est di Van, al confine con l’Iran, a una profondità di 7 km. I morti potrebbero essere oltre mille, secondo l’agenzia sismica nazionale Kandilli. Il forte sisma ha colpito il villaggio di Tavanli, nella provincia orientale di Van, ma è stato percepito a Hakkari, località distante 200 km. Secondo l’agenzia Anatolia il terremoto che ha distrutto diversi edifici a Van è stato sentito anche a Dyarbakir, Sirnak, Siirt, Batman e Mardin.


‘’Molti edifici sono crollati e ci sono tanti morti. Macerie ovunque’’ ha riferito alla Ntv Zulfikar Arapoglu il sindaco di Ercis, tra le città turche più vicine all’epicentro del potente terremoto. Finora tra le macerie di Ercis sono stati rinvenuti 50 cadaveri. Stando alla Cnn turca, i feriti a Ercis sono oltre cento. Di devastazione e panico tra la popolazione ha parlato anche il sindaco di Van Bekir Kaya. In tutta l’Anatolia, che è tra le aree più popolose del paese, sono in azione i soccorritori. La Mezzaluna rossa turca ha iniziato a trasportare tende e aiuti nella zona terremotata, dove le immagini trasmesse in tv mostrano scene di panico nelle strade. Molti i corpi senza vita sotto le macerie degli edifici crollati, ma anche alcuni sopravvissuti.


Il primo ministro turco, Recep Tayyip Erdogan, è volato da Istanbul nella provincia di Van.


Paese ad alto rischio sismico, la Turchia ha vissuto molti terremoti anche nel recente passato. Come quello dell’8 marzo 2010 di magnitudo 6 nella provincia di Elazig che ha ucciso 38 persone e le due potenti scosse di magnitudo 6,7 e 7,4 del 17 agosto 1999 a Izmit e Istanbul che fecero 18mila morti e decine di migliaia di feriti.