Merkozy ritrovano l’intesa ed ora guardano al prossimo ‘summit’

BRUXELLES – Merkel e Sarkozy ritrovano l’intesa e ora l’Europa può avviarsi verso una soluzione completa alla crisi dei debiti per mercoledì, quando il secondo summit dovrebbe mettere la parola fine alle critiche del G20, alle telefonate di Obama e ai richiami della Cina: il fondo salva-Stati sembra indirizzato su una terza via praticabile, sulle banche c’è l’accordo dei ministri finanziari, e l’unico nodo ancora completamente aperto resta quello delle perdite delle banche esposte in Grecia.


Alla fine di un summit cruciale per l’Europa, la cancelliera tedesca e il presidente francese si presentano insieme in sala stampa. A sorpresa, scherzano e si danno la parola a vicenda, segno che le tensioni delle ultime settimane sono svanite. E Sarkozy lo certifica: sul fondo salva-Stati Efsf ‘’c’è un accordo abbastanza ampio’’, soprattutto dopo che la Francia ha ritirato la sua proposta di trasformarlo in una banca che potesse attingere ai fondi della Bce. Ora, le opzioni sul tavolo sono due, e la Merkel le porterà oggi in Bundestag, per capire su cosa potrà puntare mercoledì senza contrariare il suo parlamento. Una ipotesi, già in giro da settimane, è quella che l’Efsf garantisca una parte delle perdite sulle nuove emissioni di titoli dei Paesi a rischio. Un’altra prevede la nascita di un nuovo strumento ad hoc, uno ‘special purpose vehicle’ o Spv, che riunisca i fondi dell’Efsf, quelli dell’Fmi e catalizzi anche altri investitori internazionali come la Cina o i Brics.


L’Spv potrebbe comprare titoli sul mercato primario o secondario, potrebbe fare prestiti preventivi, e potrebbe ricapitalizzare le banche. Un po’ come l’Efsf, ma con una maggiore potenza di fuoco, che potrebbe salire a 1000 miliardi di euro. Anche sulle banche ci sono progressi: i leader non hanno modificato di una virgola il lavoro dell’Ecofin, che sembra arrivato ad un accordo sulla cifra di circa 108 miliardi di euro per ricapitalizzare quelle sistemiche, sembrerebbe 90 in tutto. Ma anche su questo si pronuceranno mercoledì, dopo che un altro Ecofin e un altro Eurogruppo avranno definito ogni dettaglio. Ovvero, quando ci sarà un accordo su tutto il pacchetto.


– Dobbiamo mettere a punto un pacchetto complessivo – ha detto Sarkozy, spiegando come tutto sia collegato e la decisione sulle banche dipenda anche dalla trattativa sulla questione della Grecia
La trattativa con le banche la porta avanti il direttore generale del Tesoro Vittorio Grilli, che oggi ha riferito ai leader i primi sviluppi del negoziato entrato nel vivo, dopo che l’Ecofin aveva deciso la forchetta di perdite da proporre alle banche.