Una doppietta di Moralez stende gli emiliani

PARMA – Al Tardini questa volta protagonista non è stata Sebastian Giovinco. E’ stato un altro ‘minicampione’, Maximiliano Moralez, argentino di 159 centimetri, cinque in più del fantasista emiliano, a meritare, questa volta, il titolo. Assieme all’italo-argentino Schelotto, è stato lui il protagonista assoluto della sfida fra Parma ed Atalanta. Giovinco, per la verità, non ha sfigurato sfiorando anche il gol in un paio di occasioni, ma il ‘minicampione’ di Colantuono ha fatto di più, molto di più. In quattro minuti, ad inizio ripresa, si è fatto trovare per due volte al posto giusto al momento giusto siglando le due reti del 2-1 finale che fanno ripartire i bergamaschi dopo la sconfitta con la Roma ed il pari interno con l’Udinese.


Al Parma invece questa volta non ne è andata bene proprio una. Quello che non ha parato Consigli, fantastico in particolare su un tiro ravvicinato di Modesto, lo hanno fatto i suoi giocatori che sotto porta hanno sbagliato troppo, anzi tutto. Ne sa qualcosa Morrone, al 43’ del primo tempo, quando ha svirgolato una palla che bastava spingere in rete. Che la giornata non fosse propizia per il Parma Colomba lo aveva comunque già capito all’8’ quando ha perso Floccari per un problema muscolare alla coscia sinistra. In panchina non c’era Crespo, non convocato per scelta tecnica, e così è toccato a Pellé (mai incisivo) entrare in supporto a Giovinco. I moduli speculari delle due formazioni non hanno lo spettacolo e così solo le incursioni sulle fasce di Biabiany e, il solito, Giovinco hanno vivacizzato l’incontro. Al 20’ proprio Giovinco ha colpito dal limite con la palla fuori di un nulla; venti minuti dopo è stato invece Consigli a dire no ad una acrobazia area di Modesto su cross di Biabiany. Al 43’ è stato invece Morrone a sbagliare clamorosamente il tap-in, sempre su cross di Biabiany, con la difesa atalantina, Consigli compreso, ormai fuorigioco.


Nella ripresa ecco invece l’Atalanta. Dopo dieci minuti giocati al piccolo trotto, Moralez si è svegliato e ha messo il turbo alla squadra di Colantuono. Al 10’ il vantaggio è tutto merito dell’argentino (ora a quota quattro in classifica cannonieri). Su un corner del Parma, Macimiliano si è involato verso l’area avversaria servendo Denis e poi ricevendo in area piccola il tiro-cross di Schelotto. La conclusione per lui è stata facile facile, grazie anche ad una difesa avversaria in affanno sulla ripartenza atalantina. Per Colomba non c’é stato nemmeno il tempo di far reagire la squadra. Al 13’ ancora una volta Schelotto è stato bravo a ritagliarsi lo spazio per il cross, meno bravo Paletta in area piccola a respingere con Moralez pronto ad approfittarne e ad infilare nell’angolino basso alla sinistra di Mirante. Il tecnico ducale ha provato allora a reagire inserendo Valiani e Valdes, al posto di Biabiany e Modesto. I cambi, nonostante i fischi del pubblico (soprattutto per la sostituzione del francese), hanno dato un pizzico di imprevedibilità in più alle ultime incursioni dei padroni di casa. Valdes, al 35’ è andato addirittura in rete su cross di Jadid con l’azione propiziata dal solito Giovinco. Ma l’assalto finale, quello per intendersi da assedio alla ‘Fort Apache’, non c’é stato e l’Atalanta ha portato a casa i tre punti.