Rapita cooperante italiana, forse ha agito Al Qaeda

MADRID – Una cooperante italiana, Rossella Urru, e due colleghi spagnoli sono stati rapiti in un campo profughi sahrawi a Tinduf, nel sud dell’Algeria. Lo hanno confermato la Farnesina e il ministero degli Esteri spagnolo, dopo che la notizia era stata data dal Ministero dell’Informazione della Repubblica Araba Sahrawi Democratica (Rasd).


Gli spagnoli rapiti sono Ainhoa Fernandez de Rincon, membro dell’Associazione degli Amici del Popolo Sahrawi dell’Extremadura, e Enric Gonyalons, dell’organizzazione spagnola Mundobat. Un commando armato arrivato probabilmente dal Mali a bordo di un fuoristrada è penetrato nel campo per i profughi del Sahara occidentale di Rabuni e, dopo una sparatoria, con le guardie all’ingresso ha prelevato i tre cooperanti europei.


Rossella Urru, un’esperta di cooperazione decentrata, operava da più di un anno nei campi rifugiati sahrawi per conto del Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli (Cisp). Secondo una fonte della sicurezza della Mauritania dietro il rapimento c’è l’Al Qaeda del maghreb islamico.


– Sono stati sequestrati da membri di al Qaeda nel maghreb islamico, che agisce sotto l’autorità del leader Moktar Belewar – ha spiegato la fonte – Il gruppo è attivo nel sud dell’Algeria e in Mali e in Mauritania ma finora non aveva mai compiuto azioni contro i campi controllati dal Fronte Polisario, gruppo sahrawi che si batte per l’indipendenza del Sahara occidentale dal Marocco.


Il ministero degli Esteri, attraverso l’Unità di Crisi e l’Ambasciata italiana ad Algeri, ha attivato tutti i canali utili per promuovere una positiva soluzione della vicenda, e si mantiene in contatto con i familiari e con il CISP. La Farnesina, conclude la nota, ha rivolto agli organi di informazione un appello a mantenere, sul caso, il necessario riserbo, nell’interesse della nostra cittadina, e ad astenersi dal pubblicare notizie non controllate e verificate.


– Al momento non abbiamo avuto alcun contatto, rivendicazione o richiesta, con i sequestratori della nostra cooperante Rossella Urru – ha riferito Sandro De Luca, responsabile dei programmi in Africa del Cisp, Ong nata nel 1983 – Ovviamente siamo in costante contatto con l’Unità di crisi della Farnesina, l’Ambasciata italiana ad Algeri e la famiglia di Rossella.


Nel campo per rifugiati Saharawi Rossella lavora da due anni, occupandosi del coordinamento e della gestione degli aiuti alimentari, per il Cisp. L’Ong italiana ha appreso la notizia ieri notte dai propri corrispondenti dell’ufficio di Algeri.


– Non abbiamo ancora notizie di Rossella, la famiglia sta aspettando in ansia come tutto il paese – ha detto Antonello Demelas, sindaco di Samugheo, piccolo paese in provincia di Oristano. Rossella Urru è figlia del comandante dei vigili urbani di Samugheo, ma in questo momento, come ha riferito il sindaco, nessuno ha voglia di parlare prima di aver sentito la Farnesina.