Elezioni in Argentina, il trionfo di Cristina Kirchner

BUENOS AIRES – Cristina Fernandez de Kirchner esce trionfante dalle elezioni e si concede un bagno di folla in Plaza de Mayo, mentre la Casa Rosada brilla nella notte e una folla di giovani osannante l’attende ore per poterle rendere omaggio nella sua nuova veste di presidente rieletta. Cristina si è imposta con il 53,96% delle preferenze. Imponente il distacco sul secondo candidato più votato, il socialista Hermes Binner, che si attesta attorno al 17%.

L’opposizione esce a pezzi e mette in guardia rispetto ad una forte concentrazione di potere della candidata del ‘’Frente para la Victoria’’, sulla scia della valanga di voti ottenuti dall’inquilina della Casa Rosada.

Ma lei richiama all’unità e usa parole concilianti, ‘’voglio che questa sia la vittoria di tutti gli argentini perché per questo io lavorerò’’, dice Cristina al popolo accorso in piazza con bandiere, tamburi e fuochi d’artificio. Sottolinea di non essere mossa da “alcuna ambizione o interessi personali”, ma dalla volontà di ‘’approfondire il progetto per la crescita del Paese’’ e invita a “mettere da parte le piccole differenze” e impegnarsi per “ricostruire il tessuto sociale e a salvaguardia dei diritti dei più deboli”.

“Sono una donna di 58 anni che milita da quando era molto giovane, ed ora non sono solo la prima ad essere stata eletta presidente, ma anche la prima donna ad essere stata rieletta presidente. Cos’altro posso volere? Quello che voglio ora è approfondire un progetto che aiuti a migliorare la vita di 40 milioni di argentini’’, ha riferito la Kirchner nel suo intervento.

“A questa donna non la muove nessun interesse, se non quello di aiutare l’ Argentina e onorare la memoria di lui – ha detto la presidente riferendosi al marito Nestor – e di mille come lui che hanno dato la vita per questa Patria’’. “Abbiate convinzione delle vostre idee – ha esortato Cristina rivolgendosi alla platea – e quando tutto è perso, è quello il miglior momento di sempre per lottare per il proprio Paese e per le proprie idee’.