Il Futurista: «Da Sacconi procurato allarme»

ROMA – ‘’Denunciare Sacconi per procurato allarme’’. Così un corsivo apparso ieri sul futurista, il settimanale e anche quotidiano online diretto da Filippo Rossi, in cui si legge che ‘’quel ministro terrorista continua a diffondere ansia appesantendo un clima che è tutt’altro che sereno’’.


‘’Non è sereno, ma neanche da scontro sociale armato come continua ad affermare Maurizio Sacconi. Il riferimento è alle insinuazioni del titolare del welfare circa il rischio terrorismo, legato alle riforme sul lavoro. E allora – scrive il futurista – le conclusioni possibili sono diverse. E cioè che nulla sia vero, quindi che il rischio non esista. Oppure che il rischio è reale, ma non spetta certo a un ministro del Lavoro comunicare temi così delicati e lontani dalle sue deleghe. Al massimo dovrebbe parlarne il ministro dell’Interno, qualora lo ritenga non dannoso e un ostacolo a eventuali indagini in corso. Ma se la smentita è giunta da servizi, carabinieri del Ros e dall’Ucigos, sarebbe il caso di fermare qui il ragionamento. Deviandolo su altre riflessioni. Se anche fosse vero, se anche ci fossero gli elementi, un uomo di Stato non dovrebbe parlarne in televisione. Ma evidentemente lo scopo del ‘responsabile’ Sacconi è creare tensione, paura, con evidenti finalità politiche, benefiche – nella sua visione – per le sorti di un governo ormai in via di dissoluzione. E così – conclude Il futurista – il ministro diventa il primo terrorista della sua paventata stagione delle ombre’’.