Forze armate ed Unità d’Italia, gli italiani festeggiano il 4 novembre

CARACAS – Questo venerdì 4 novembre si celebra la Giornata delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale. Si tratta dell’anniversario di una data storica, perchè il 4 novembre 1918 venne emesso il Bollettino della Vittoria con il quale si annunciò la resa dell’Impero Austro-ungarico all’Italia che pose fine alla prima guerra mondiale.

Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri saranno festeggiati dalla collettività italiana del Venezuela con una cerimonia a ricordo dei caduti di tutte le guerre. Il programma prevede una Santa Messa officiata nella Chiesa Nostra Signora di Pompei (Alta Florida, Caracas) alle ore 10.30, cui faranno seguito le preghiere del carabiniere e dell’Alpino. Si onoreranno poi i caduti con un minuto di silenzio e la deposizione di una corona di fiori ai caduti offerta dalle Forze Armate italiane e dall’Associazione Alpini. A chiudere la cerimonia, le note degli inni nazionali dell’Italia e del Venezuela.

Alla cerimonia sono stati invitati esponenti della collettività italiana, addetti militari stranieri, il coro ‘Clave de Sol’ che eseguirà tre brani e gli studenti dell’A. Codazzi di Caracas, tra gli altri, istituto italiano di Caracas tra i cui banchi ha studiato l’Appuntato dei Carabinieri Ettore Majorana, deceduto nel 2003 nell’attentato di Nasiriyya, in Irak.

E’ trascorso quasi un secolo da quanto, nel lontano 4 novembre 1918, l’Italia firmava l’armistizio con l’impero austroungarico. Teatro dei negoziati fu Villa Giusti, una villa presso Padova che durante tutto il mese di ottobre ospitò le autorità militari italiane e i plenipotenziari austriaci.

Ma il 4 novembre non segna solo la fine della prima grande guerra ma anche, e soprattutto, la conclusione del processo di unificazione nazionale che ha portato all’Italia che oggi conosciamo: una nazione che senza dimenticare il passato guarda con ottimismo al futuro. Non è quindi semplice coincidenza che quella data, che segna la fine vittoriosa della guerra, la firma dell’armistizio siglato a Villa Giusti e la conclusione del lungo periplo dell’Italia come nazione, sia stata scelta per commemorare le forze Armate e, indirettamente, i caduti di tutte le guerre.

Le celebrazioni in onore alle Forze Armate Nazionali ricoprono quest’anno un significato particolare in quanto proprio in questo 2011 si festeggiano i 150 anni dell’Unità nazionale: un processo iniziato il 17 marzo dell’anno 1861 con la proclamazione, a Torino, del Regno d’Italia e conclusosi con la fine della seconda guerra mondiale.

In età repubblicana, durante la festa delle Forze Armate è stata pratica diffusa quella di aprire al pubblico le caserme per favorire l’incontro fra militari e civili. Spesso venivano organizzate esposizioni di armamenti e mostre riguardanti in particolare la prima guerra mondiale all’interno delle caserme. Usuali erano anche, specie negli anni ‘50 e ‘60, le dimostrazioni sportive e le esercitazioni dimostrative dei soldati. Nelle principali città italiane inoltre si tenevano concerti in piazza delle bande militari.

La festa delle Forze Armate è andata incontro a contestazioni nella stagione dei “movimenti giovanili” di varia matrice. Specialmente nella seconda metà degli anni ‘60 e nella prima metà degli anni ‘70, in occasione del 4 novembre il movimento radicale, gruppi dell’estrema sinistra e gruppi appartenenti al “cattolicesimo dissidente” hanno dato vita a contestazioni per chiedere il riconoscimento del diritto all’obiezione di coscienza o per attaccare in generale l’istituzione militare. Spesso la contestazione veniva portata avanti attraverso la distribuzione di volantini o l’affissione di manifesti polemici nei confronti delle Forze Armate.

Al di là di questi gruppi di contestazione, comunque, la giornata delle Forze Armate ha goduto di favore popolare e i rapporti prefettizi degli anni ‘50 e ‘60 riferiscono spesso di celebrazioni molto partecipate in tutti i centri d’Italia. Un declino dell’interesse nei confronti della ricorrenza si è avuto con la derubricazione del 4 novembre a “festa mobile” a partire dal 1977.

Recentemente, sotto l’impulso di una rinnovata attenzione ai simboli e alle festività nazionali promossa dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi (1999-2006) la giornata delle Forze Armate è tornata a celebrazioni più estese e partecipate.