Crisi, Napolitano: “Decisioni efficaci improrogabili”

ROMA – Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dinanzi all’aggravarsi della posizione italiana nei mercati finanziari e alla luce dei molteplici contatti stabiliti in giornata – si legge in una nota diffusa dal Quirinale – considera “improrogabile l’assunzione di decisioni efficaci nell’ambito della lettera di impegni indirizzata dal governo alle autorità europee”.

– Il Presidente del Consiglio gli ha confermato il proprio intendimento di procedere in tal senso. Dal canto loro, diversi rappresentanti dei gruppi di opposizione – prosegue la nota – gli hanno manifestato la disponibilità a prendersi le responsabilità necessarie in rapporto all’aggravarsi della crisi. Nell’attuale, così critico momento il Paese può contare su un ampio arco di forze sociali e politiche consapevoli della necessità di una nuova prospettiva di larga condivisione delle scelte che l’Europa, l’opinione internazionale e gli operatori economici e finanziari si attendono con urgenza dall’Italia. Il Capo dello Stato ritiene suo dovere verificare le condizioni per il concretizzarsi di tale prospettiva.

La preoccupazione del Colle è stata espressa anche in una telefonata avvenuta ieri tra Napolitano ed il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, in cui il leader dei democratici avrebbe dato la disponibilità del Pd e dell’opposizione a prendersi le responsabilità necessarie per l’aggravarsi della crisi.
Dopo Napolitano, Bersani ha sentito il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini e quello dell’Idv Antonio Di Pietro.

– E’ una delle giornate più drammatiche che l’Italia abbia mai vissuto in questa crisi finanziaria – è l’analisi del leader democratico.

Giro di contatti anche con i big del Pd, i capigruppo Dario Franceschini e Anna Finocchiaro, il vicesegretario Enrico Letta e il presidente dell’Assemblea del partito Rosy Bindi con i quali Bersani ha deciso di vedersi oggi per una riunione urgente del Pd sull’evolversi della crisi finanziaria.

– Il nostro grado di preoccupazione è totale. Esprimiamo la necessità, urgente, a minuti, di un cambiamento di scenario politico per reggere la tormenta. Giovedì al vertice del G20 l’Italia ci arrivi – chiede Letta – con l’annuncio di un nuovo governo di emergenza nazionale.

Il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, dal canto suo, afferma:
– Questa valanga non si fermerà fino a che in Italia non ci sarà un esecutivo di cui i mercati possano fidarsi, ma Berlusconi pur di non andarsene, è pronto a far affondare il Paese intero. In questa situazione, l’opposizione non può restare fermama è inutile continuare a scannarci su chi debba fare il premier. Dobbiamo metterci tutti a disposizione, pensando a costruire un programma di coalizione in pochi punti.
Berlusconi, intanto, ha seguito ieri l’evoluzione dei mercati finanziari tenendosi in stretto contatto con Palazzo Chigi, il sottosegretario Letta e il ministro Tremonti.

– Non c’è dubbio – si sottolinea a Palazzo Chigi – che sull’andamento negativo degli scambi influisca la decisione greca di indire un referendum sul piano di salvataggio predisposto dall’Ue. Una scelta inattesa che innesca incertezze dopo il recente Consiglio europeo e alla vigilia dell’importante incontro del G-20. Il presidente Berlusconi, in collaborazione con ministri del settore economico, sta mettendo a punto l’operatività delle misure dell’agenda europea concordate con Bruxelles, che verranno illustrate ai partner del G-20. Le scelte del governo saranno applicate con la determinazione, il rigore e la tempestività imposti dalla situazione.

Interviene anche il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto:
– Sono necessarie misure incisive, è fazioso e antinazionale l’attacco di Fli e altre forze politiche perché la situazione di difficoltà non riguarda solo l’Italia, ma è di tutta Europa.