Napolitano sonda larghe intese ma pesano i veti incrociati

ROMA – Giorgio Napolitano resta dell’idea che le scelte necessarie e urgenti per parare i gravi colpi della crisi non possono più attendere, e dovrebbero essere largamente condivise: è necessario per rafforzarne la credibilità e l’efficacia. Per verificare se e a quali condizioni si può costruire l’auspicata convergenza il capo dello Stato ha avviato il giro di consultazioni informali che si concluderà oggi.


I primi colloqui hanno fatto emergere qualche distinzione nel fronte delle opposizioni, con una posizione di Di Pietro che sembra diversa da quella di Bersani e Casini. Ed emergono anche veti incrociati difficilmente superabili fra maggioranza e opposizioni.


Allo stesso tempo, dopo il pesante tonfo dei BTP e delle banche italiane sui mercati e l’ultimatum dato al governo affinchè assuma subito le ‘’ormai improrogabili decisioni’’, Napolitano ha continuato a sollecitare le misure richieste: l’attuazione delle manovre di luglio e agosto e il varo immediato di una parte dei provvedimenti preannunciati sabato scorso all’Unione Europea con la lettera di intenti.


Quali provvedimenti anticipare? Quali inserire nella legge di stabilta’? Quali eventualmente rendere immediatamente esecutivi con un decreto legge? Su questi temi il governo ha discusso per tutto il giorno in vista del consiglio dei ministri. Si sono rincorse fra l’altro voci, provenienti dall’interno della maggioranza, secondo le quali gli uffici del Quirinale hanno sollevato obiezioni rispetto al decreto legge messo in cantiere dal governo.


Le obiezioni sembra che non riguardino la scelta dello strumento decreto, ma gli effetti politici negativi che il varo di un provvedimento d’urgenza scritto in modo unilaterale dal governo, avrebbe sugli sforzi che il Quirinale sta facendo per costruire un largo consenso sulle misure che sono necessarie e dovute. Il giro di colloqui di Napolitano, cominciato con la delegazione del Terzo Polo guidata da Pier Ferdinando Casini, ha fatto emergere le diffidenze delle opposizioni.