L’Europa vola con Draghi

MILANO – Borse positive, con Milano a guidare la volata, grazie al taglio a sorpresa dei tassi da parte della Bce e il possibile dietrofront della Grecia sul referendum per le misure di austerità necessarie a mantenere Atene (+2,83%) nell’area dell’euro. Piazza Affari, maglia rosa in Europa, ha concluso con un guadagno del 3,23%, seguita da Francoforte (+2,81%) e Parigi (+2,73%). Rialzi più contenuti per Madrid (+1,61%) e Londra (+1,12%).


La seduta era partita male, con i timori sul salvataggio della Grecia, alla luce dello stop agli aiuti della Ue e dell’Fmi dopo l’annunciato referendum. Tensione alle stelle in mattinata anche sul mercato dei titoli di stato: mentre gli spread dei bond governativi greci rispetto ai Bund tedeschi inanellavano una serie di record negativi, il differenziale dei Btp sui decennali tedeschi ha sfondato la soglia dei 460 punti, sopra il massimo di 459 punti raggiunto martedì. I nuovi acquisti della Bce hanno poi contribuito a riportare lo spread Btp-Bund sotto i 430 punti base (428 punti a fine giornata) mentre i mercati azionari hanno virato in rialzo sulle voci di dimissioni del premier greco Giorgio Papandreu, in realtà poi smentite.


A imprimere la svolta alla giornata è stato il taglio, inatteso, del costo del denaro dall’1,50 all’1,25% deciso dal consiglio direttivo della Bce presieduto per la prima volta da Mario Draghi. Le borse sono partire al galoppo, con Milano che ha toccato un rialzo del 4% e le altre piazze del 3%, anche se hanno ridimensionato in parte i guadagni, malgrado il buon andamento di Wall Street. Il balletto di notizie da Atene ha infine lasciato spazio a indicazioni rassicuranti su un possibile stop all’annunciato referendum, ben accolto dai mercati. Mentre i riflettori rimangono puntati sulla Grecia e sul G20 di Cannes, dove Italia e Spagna restano osservati speciali, dell’effetto Draghi hanno beneficiato un po’ tutti i settori.