Nicaragua, Ortega presidente per la terza volta

MANAGUA – Strada in discesa in Nicaragua per il presidente uscente, il sandinista Daniel Ortega, che secondo gli ultimi dati ufficiali resi noti a Managua ha vinto con largo margine le elezioni di domenica nel paese centroamericano. Ortega, 65 anni, si troverà ad affrontare il suo terzo mandato.

L’ex guerrigliero marxista era già stato presidente tra il 1985 e il 1990 e aveva riportato il sandinismo al potere nelle ultime elezioni del 2007. Sulla base dello scrutinio del 38,8% dei voti letto dal presidente del Consiglio supremo elettorale, Roberto Rivas, Ortega ha avuto il 63,95% dei voti, superando senza problemi il suo principale avversario, l’imprenditore Fabio Gadea (79 anni), del Partito liberale indipendente (Pli), che si è fermato al 29,09%. Al terzo posto si è classificato il leader dell’Alleanza PLC, Arnoldo Alemán, con il 6,27 % dei voti. Alle votazioni hanno partecipato circa 3,4 milioni di nicaraguensi, oltre al ‘nuovo’ presidente, i cittadini sono stati chiamati ad eleggere il proprio vicepresidente, 90 deputati dell’Assemblea Nazionale e 20 rappresentanti del Parlamento Centroamericano (Parlacen).


I risultati che confermano la vittoria di Ortega – il quale si è presentato alla guida di una coalizione di cui fa parte il Fronte sandinista di liberazione nazionale (Fsln) – sono stati diffusi al termine di una giornata elettorale tesa. Dopo la chiusura delle urne, e mentre lo scrutinio era iniziato da poco, simpatizzanti del sandinismo sono scesi in piazza nel centro di Managua per festeggiare la vittoria di Ortega, il quale qualche ora prima aveva sottolineato che le elezioni si erano svolte in normalità. Nonostante tali dichiarazioni, nel corso della giornata erano state però denunciate diverse irregolarità. Il responsabile di una missione di osservatori dell’Osa (Organizzazione stati americani), l’ex ministro degli esteri argentino Dante Caputo, aveva per esempio detto alla stampa che “è stato impedito l’ingresso degli osservatori” in circa il 20% dei 52 seggi elettorali visitati dai suoi esperti.


Due ore dopo la chiusura delle urne, Gadea si era d’altro lato dichiarato vincitore: “Il Nicaragua ha parlato e ha difeso la democrazia. Niente, né nessuno, deve alterare la volontà del popolo”, aveva sottolineato. Poco dopo, il rappresentante del Pli è però stato smentito dai primi dati ufficiali diffusi a Managua. Migliaia di nicaraguensi sono scesi in piazza per celebrare la vittoria di Ortega, concentrandosi fino a tarda notte nella capitolina Plaza de la Victoria.


I sandinisti di nuovo al potere: i precedenti


Il Fronte sandinista di liberazione nazionale o FSLN, è un movimento rivoluzionario e partito politico di ispirazione marxista, protagonista nel 1979 del crollo del regime dittatoriale di Anastasio Somoza Debayle.

Fondato nel 1961 in omaggio al leader antimperialista, Augusto Sandino, è salito al potere nel 1979, instaurando un governo rivoluzionario che realizzò la riforma agraria, lo sradicamento dell’analfabetismo e un primo sistema sanitario.

Alle elezioni del 1984 i sandinisti si aggiudicarono i due terzi dei seggi dell’Assemblea nazionale e Daniel Ortega, assunse la carica di presidente del Nicaragua fino al 1990. Nelle elezioni del 2006 tornarono al potere con Daniel Ortega. Ieri la conferma.