In Guatemala trionfa Pérez Molina

CITTÀ DEL GUATEMALA – L’ex generale Otto Pérez Molina, 61 anni, ha vinto il ballottaggio realizzato domenica in Guatemala, proclamandosi come il nuovo presidente del piccolo paese centroamericano, uno dei più violenti del mondo.

“Mettiamo da parte le differenze e lavoriamo per un Guatemala migliore, per rafforzare la sicurezza e aumentare le opportunità di lavoro”, ha dichiarato il leader del Partito Patriota (PP), che ha ottenuto il 54,89% dei voti, a fronte del 45,11% del secondo arrivato, il candidato del Partito Libertà Democratica Rinnovata (Líder), Manuel Baldizón. Immediati sono giunti i complimenti del presidente venezuelano, Hugo Chávez, che attraverso un comunicato ha augurato al neoeletto “i maggiori successi nell’esercizio della sua nuova responsabilità, così come il più entusiasta benvenuto agli sforzis regionali attualmente in atto a favore dell’unità Nostramericana”.

Pérez Molina si troverà adesso a governare un Paese con una forte presenza in quanto a traffico illecito di droghe, uno dei principali flagelli della nazione centroamericana.

Il Guatemala tiene uno dei più alti indici di omicidio e di violenza del mondo, solo nell’anno corrente si sono registrati più di tremila crimini in tutto il territorio nazionale.

Otto Pérez Molina sarà anche costretto ad applicare una strategia per porre un freno alla diffusissima povertà e malnutrizione che colpisce il Guatemala, paese in cui più del 60 per cento dei bambini compresi tra un età che va da zero a cinque anni soffre di malnutrizione cronica.

Infine, ma non per questo riveste meno importanza, c’è il problema del debito estero guatemalteco con organismi bilaterali e multilaterali, che solamente nel 2010 è cresciuto di 633 milioni di dollari, fino a raggiungere la cifra dei 5 miliardi e 560 milioni di dollari.