CARACAS.- La notizia della scomparsa del caro amico Sergio Raia, ci ha raggiunto d’improvviso riempiendoci di costernazione e dolore. Sergio ha scritto per il nostro giornale, è stato per anni, prima di ammalarsi, assiduo frequentatore della Redazione della “Voce” sin dai tempi in cui avevamo gli uffici a Boleita . Le nostre lunghissime chiacchierate assieme al suo fondatore, Gaetano Bafile, avevano sempre uno sfondo significativamente umano e colto.
Sergio ha attraversato la nostra collettività “in punta di piedi”, così ci piace definire per la discrezione, la modestia e la bontà che lo accompagnavano in ogni dove. Assieme a Waleska, la sua adorata moglie, facevano un coppia unita, armoniosa, piena di generosità e grandi sentimenti . È rimasto caro amico nostro durante tutti questi anni. Concludeva sempre le sue chiamate telefoniche con la frase “..Dio ti benedica!”.
Sergio Raia Mastroianni ha fatto onore alla diaspora calabrese del Venezuela. La sua rettitudine, la sua onestà il valore dei suoi principi religiosi, profondamente umani, ci raggiungevano immancabilmente quando, nelle conversazioni che spesso sostenevamo telefonicamente, si faceva una rassegna dei fatti “ordinari e straordinari” della vita di tutti i giorni.
È stato un uomo retto. Un padre di famiglia encomiabile. Un amico al quale si poteva affidare con la massima sincerità qualsiasi pensiero, certi che lo avrebbe saputo custodire nel profondo del proprio cuore. Quando, concludeva le sue telefonate con l’invitabile: “Dio ti benedica”, Sergio Raia lo diceva con tutto il cuore e, per i suoi amici devoti pregava ogni sera, nominandoli uno per uno.
Sergio Raia è passato tra noi con la sua luce buona. Col suo orgoglioso spirito calabrese, amando con tutto il cuore questa seconda Patria venezuelana. Da queste pagine, che tantissime volte ne hanno ospitato le innumerevoli Rubriche, esprimiamo il nostro sincero cordoglio per la sua scomparsa, abbracciando con affetto sincero la moglie, Waleska, il figlio Gustavo, la figlia Maria Angelina, i nipotini, la nuora, il genero ed i familiari tutti.
La Redazione
