Crolla Piazza Affari, spread e Btp alle stelle

MILANO – Tempesta perfetta sull’Italia, con la borsa sempre più giù e i rendimenti dei titoli di stato sempre più all’insù.

L’assedio dei mercati finanziari non si è fermato neanche all’indomani del passo indietro annunciato a seduta chiusa dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che si è preso però ancora alcuni giorni di tempo. Dopo un avvio che lasciava ben sperare, infatti, Piazza Affari ha invertito quasi subito la rotta, incalzata da un differenziale tra Btp decennali e Bund tedeschi schizzato come il tappo di una bottiglia di champagne.

Il fatidico numero a 3 cifre che certifica la sfiducia sulla capacità del Belpaese a ripagare il proprio debito pubblico ha toccato infatti quota 570 punti, per ripiegare poi a 552, mentre il rendimento dei Btp (7,3%) ha raggiunto livelli che solo gli hedge fund promettono in tempi di crisi, toccando così un nuovo record.

Nel frattempo Piazza Affari ha archiviato l’ennesima giornata di passione, portando il Ftse Mib appena sopra la soglia dei 15.000 punti e incassando uno scivolone del 3,78%, che ha portato il listino milanese sotto di oltre il 25% rispetto a inizio anno. Che il problema sia la fiducia nei confronti dell’Italia è ormai evidente: nonostante gli acquisti della Bce, il debito pubblico è considerato troppo a rischio e quindi il mercato ha chiesto rendimenti sempre più alti, che alimentano a loro volta l’indebitamento del Paese.