L’insegnamento della lingua e cultura è il settore più in difficoltà

BERNA – “La profonda crisi economica ed istituzionale italiana ha degli effetti drammatici anche sul sistema dei servizi agli italiani all’estero. Tra questi il mondo dei corsi di lingua e cultura italiana in Svizzera risulta essere il settore più in difficoltà a causa dei ripetuti tagli dei contributi finanziari che si sono succeduti negli ultimi anni”. A ricordarlo, in una nota alla stampa, è il Gruppo Docenti Enti Gestori in Svizzera (DES), che invita quanti abbiano “a cuore le sorti dei corsi di lingua e cultura italiana” nel Paese elvetico a partecipare alle manifestazioni di protesta che si terranno nel prossimo fine settimana nelle città di Berna, San Gallo e Zurigo.


“L’intervento scolastico a favore degli scolari italiani all’estero”, si legge nella nota, “sta vivendo da molto tempo una situazione di forte instabilità, che ha prodotto un forte ridimensionamento dell’offerta dei corsi”. E per il DES non c’è dubbio: “senza un intervento legislativo che porti ad una riorganizzazione organizzativa dell’offerta scolastica questi corsi rischiano di chiudere”.


“Ai disagi degli scolari e dei comitati dei genitori impegnati nel reclutamento degli alunni”, continua la nota, “si aggiunge la progressiva precarizzazione lavorativa degli insegnanti assunti in loco già dal 1993, che specialmente negli ultimi tre anni si sono confrontati con la disoccupazione o con la riduzione significativa del proprio lavoro. In alcune circoscrizioni consolari gli stessi insegnanti con contratto locale, oltre a percepire un salario di gran lunga inferiore rispetto ai colleghi di ruolo inviati dal Ministero degli Esteri, sono remunerati periodicamente e con diversi mesi di ritardo”.


“Per rendere manifesto questo diffuso disagio presente nel mondo dei corsi di lingua e cultura italiana in Svizzera”, il Gruppo ricorda che “sono state organizzate delle manifestazioni pacifiche per sabato prossimo, 19 novembre, nella città di Berna presso l’Ambasciata d’Italia e presso i Consolati di Zurigo e di San Gallo”. In vista delle manifestazioni “gli organizzatori si appellano ai comitati dei genitori, al mondo associativo italiano, ai Comites, ai media ed ai singoli cittadini che hanno a cuore le sorti dei corsi di lingua e cultura italiana in Svizzera, invitandoli a partecipare alle manifestazioni con spirito propositivo”.