Studenti in piazza, scontri ai cortei

Roma – Studenti in piazza, insieme a Cobas-Cub, in oltre 60 città per protestare contro la crisi e il nuovo governo. Momenti di tensione e qualche carica si sono registrati durante il corteo a Milano. Gli studenti si sono diretti verso le sedi di università e banche per protestare contro i cosiddetti ‘poteri forti’.

Alcune filiali di banche, in particolare Unicredit e Intesa Sanpaolo, sono state prese di mira lungo il percorso con il consueto lancio di uova e imbrattamento delle vetrine. Poi, all’altezza di corso Italia, all’angolo con Molino delle Armi, poco prima delle 11, sono iniziati i primi scontri con le forze dell’ordine. Gli studenti hanno cercato di forzare il cordone della Polizia per poter deviare dall’itinerario prestabilito e raggiungere così l’Università Bocconi.
I ragazzi hanno lanciato fumogeni in direzione della Polizia che ha risposto con cariche di alleggerimento. A farne le spese anche un giornalista de ‘Il fatto quotidiano’ raggiunto all’altezza del viso da un fumogeno. Finale pacifico del corteo in piazzale Cadorna.


A Palermo un gruppo di giovani ha tentato di occupare la filiale di una banca. Sono stati migliaia gli studenti, medi e gli universitari che hanno partecipato alla manifestazione ‘Blocchiamo tutto day’, contro la crisi. A Torino tensione davanti alla sede della Banca d’Italia durante la manifestazione degli studenti. A quanto riferiscono le forze dell’ordine, la testa del corteo, giunta in piazza Solferino, composta in maggior parte da autonomi, ha messo in atto tre tentativi di sfondamento dei cordoni di polizia posti a protezione di alcune vie in direzione delle sedi della Banca d’Italia e di Equitalia, lanciando all’indirizzo delle forze dell’ordine uova, petardi e oggetti contundenti.


A Roma gli studenti partiti dalla ‘Sapienza’ si sono uniti a Piazza della Repubblica con i Cobas. Ad aprire il corteo lo striscione con la scritta “Profumo di austerity, no al governo dei sacrifici”.


Il corteo si è svolto pacificamente ma, arrivati all’imbocco di corso Rinascimento, gli studenti hanno cominciato a lanciare uova contro le forze dell’ordine che impedivano l’accesso fin sotto il Senato. Dal megafono i ragazzi hanno scandito slogan contro un governo che, hanno sottolineato, “non ha la nostra fiducia”.


A Bologna gli studenti medi si sono fermati sedendosi sull’asfalto. Quasi tutte le porte di accesso al centro storico sono state pacificamente invase dal serpentone che si è sciolto a fine mattina ai giardini Margherita. I giovani che sono partiti a gruppi dalle sedi degli istituti superiori hanno sfilato con cori e striscioni per rivendicare fondi alla scuola pubblica, ma non c’è stato alcun incidente.