Occupy, in centinaia contro Wall Street: disordini con la polizia e decine di arresti

New York – Centinaia di indignati sono scesi di nuovo ieri in strada a New York, in direzione di Wall Street, due giorni dopo lo sgombero forzoso di Zuccotti Park da parte della polizia. Il movimento “Occupy Wall Street”, tramite le reti sociali sul web, ha chiamato al blocco del distretto finanziario, ma altre manifestazioni sono state indette anche in altre città degli States per celebrare i due mesi dalla nascita del movimento.


Stando alla Cnn, a New York sono stati effettuati decine di fermi dalla polizia che aveva rafforzato le misure di sicurezza intorno alla Borsa, transennata da due mesi. Agenti in tenuta anti-sommossa hanno impedito l’accesso nel centro del distretto finanziario e chi doveva entrare per recarsi a lavorare è stato sottoposto a controlli accurati. Tra i manifestanti fermati, anche un capitano della polizia di Filadelfia in pensione, Ray Lewis.


L’arresto dell’ex poliziotto di Filadelfia Lewis da parte dei colleghi di New York mentre partecipava alle proteste viene stigmatizzato su Twitter con la parola “vergogna” dal movimento Occupy Wall Street.
Secondo il portavoce della polizia, Paul Browne, i fermati sono una sessantina e almeno quattro agenti sono stati trasferiti in ospedale su una ambulanza dopo essere stati raggiunti da una sostanza liquida non indentificata.


Nelle prime ore di ieri mattina, il vice sindaco di New York Howard Wolfson aveva affermato che “se la gente vuole manifestare pacificamente, ha diritto di farlo”, avvertendo peroò che “se la gente infrange la legge, dovremo intervenire”.


In molte città degli Stati Uniti gli indignati di ‘Occupy Wall Street’ sono scesi in strada, a due mesi dalla nascita del movimento, per una giornata di azione (day of action) convocata tramite il web. A Dallas, diciotto gli arresti effettuati dalla polizia, intervenuta nella notte per sgomberare un sit-in vicino al municipio. Chi si è rifiutato di andar via entro i 90 minuti annunciati con il megafono è stato fermato.


A Portland, nell’Oregon, è stata indetta una marcia, mentre a Los Angeles i manifestanti si sono dati appuntamento in piazza per poi bloccare l’incrocio tra Figueroa e la 4th Street.