Ferrari, Addio a Scaglietti se ne va il carrozziere più famoso

MODENA – Chiamarlo semplicemente carrozziere sarebbe riduttivo. Sergio Scaglietti, morto a Modena all’età di 91 anni, ha fatto parte a pieno titolo dell’epopea Ferrari, risultando negli anni uno dei più fedeli collaboratori del ‘Drake’, rivestendo alcune delle più belle vetture sport e berlina che hanno fatto la storia della Casa di Maranello.


Il suo genio creativo ha contribuito alla nascita di vetture storiche come la 250 Gto che ha segnato la storia della Ferrari nella categoria Gran Turismo, ma anche, la 250 Testarossa, la Dino e la Daytona.


“Lascia al mondo – ha detto il presidente della Ferrari Luca di Montezemolo – l’eredità di un’artista che ha modellato con il suo talento e il suo lavoro alcuni dei più bei modelli della nostra storia”.


A conferma del suo lungo rapporto con la Ferrari, Montezemolo ha dedicato a questo protagonista discreto ma importante della storia della Ferrari la 612 Coupé Gran Turismo, la Ferrari Scaglietti, appunto. Quando il Drake morì, accanto al suo letto c’era l’amico Sergio, i famigliari piú stretti e pochi altri. Tra i due c’era complicità, parlavano sempre in dialetto modenese, passavano giornate insieme, soprattutto ad agosto, nei famosi pranzi del sabato, in pista a Fiorano, dove avevano accesso solo i più fidati amici e collaboratori dell’Ingegnere.


“Quando é morto Ferrari, sono morto anch’io”, ripeteva Scaglietti, a testimonianza del suo rapporto con “il grande capo”, come lui stesso lo definiva, che andava ben oltre quello professionale.


“Modena – ha detto il sindaco Giorgio Pighi – perde un simbolo”. Nato alla periferia della città il 9 gennaio del 1920, Scaglietti, a soli 13 anni, dopo la morte del padre viene mandato a lavorare in una carrozzeria di Modena come battilastre.


Dopo la guerra aprì una propria attività e per puro caso nel 1953 iniziò a collaborare con la Ferrari. Tutto nacque dalla soddisfazione di un cliente che segnalò allo stesso Ferrari le capacità di Scaglietti che gli aveva appena riparato in modo perfetto la sua vettura. Ferrari lo chiamò nel suo ufficio di Modena e gli propose di costruire le scocche della 500 Mondial. Da quel momento iniziò un intenso rapporto professionale.


A Scaglietti si rivolsero i piloti gentleman per sistemare le loro auto da corsa ammaccate, ma anche prestigiosi clienti, capi di stato, personaggi del mondo dello spettacolo, ai quali il carrozziere personalizzava, anche con pezzi unici assai ricercati dai collezionisti, le auto uscite da Maranello. Un vero e proprio punto di riferimento per il pianeta Ferrari. E non è un caso che fino a qualche anno fa Sergio Scaglietti abbia preso parte a tantissimi raduni in ogni angolo del mondo per raccontare i segreti e i suoi anni con il cavallino rampante. I funerali si svolgeranno a Modena in forma strettamente privata.