Miracolo Napoli, steso il City

NAPOLI – A volte i miracoli si realizzano. Anche nel calcio. Il Napoli batte 2-1 il Manchester City e lo scavalca in classifica. Ora la qualificazione agli ottavi di finale della Champions League non è più soltanto un sogno. Certo occorrerà vincere l’ultima partita a Villarreal, per essere matematicamente certi, ma a questo Napoli dei miracoli nulla appare impossibile.


Ieri serviva la partita perfetta ed il Napoli l’ha giocata. La vittoria degli azzurri non ha nulla di casuale. E’ meritatissima ed anzi, viste le occasioni create, il risultato finale avrebbe potuto e dovuto essere ancora più rotondo. Il Manchester City conferma quello che si era visto nella partita d’andata, quando solo una punizione di Kolarov aveva nascosto le magagne: la squadra di Mancini soffre il Napoli, non riesce ad inquadrarlo, va in soggezione di fronte all’organizzazione del gioco ed alla degli azzurri. E dire che gli inglesi hanno un potenziale che è oggettivamente di tutt’altro spessore rispetto agli avversari. D’altro canto basta dare uno sguardo alle due panchine per rendersi conto del divario. Mancini vi fa accomodare ad inizio partita gente come Aguero e Nasri, per citare solo i due più noti, ognuno dei quali, da solo, sarebbe in grado di cambiare in meglio i connotati di qualsiasi squadra al mondo. Ma questa sera il Napoli è troppo forte e sicuro di sé.


Sospinta dal pubblico, la squadra di casa aggredisce l’avvesario in ogni parte del campo, non gli dà tregua, non lo fa respirare. Il Napoli è aggressivo a centrocampo ma anche veloce e risoluto in attacco. Lavezzi è in una di quelle sue serate in cui è quasi impossibile mantenerlo. Si piazza sul fronte sinistro dell’attacco partenopeo e le sue incursioni mettono sempre in grande difficoltà la retroguardia inglese.


Il Manchester City ha il predominio del gioco e centrocampo dove Touré detta i tempi dell’azione, ma la manovra della squadra di Mancini è spesso troppo lenta, compassata e questo consente ai difensori napoletani di predisporre con calma e precisione le marcature. Le possibilità della squadra di casa di far partire i suoi micidiali contropiedi si accrescono ovviamente dopo il gol del vantaggio di Cavani perché inevitabilmente il City, per recuperare il risultato, è costretto a venire fuori, a spingere maggiormente con Zabaleta e Kolarov sulle fasce e, dunque, ad offrire ai velocisti azzurri maggiori margini di manovra. Gli inglese sembrano impacciati e forse anche un po’ presuntuosi. Raggiungono il pareggio solo grazie ad un gravissimo errore di Aronica che, invece, di spazzare il pallone in tribuna dal centro dell’area piccola, lo serve a Silva sulla cui conclusione, deviata da De Sanctis, Balotelli insacca comodamente a porta vuota. Ma è all’inizio della ripresa che il Napoli dà il meglio di se stesso.


Subito prima e subito dopo il gol del raddoppio di Cavani, la squadra di Mazzarri dà veramente spettacolo ed a tratti sembra incontenibile. Con il trascorrere dei minuti il Manchester City sposta in avanti il baricentro del gioco ed il Napoli crea clamorose occasioni per chiudere la partita, prima con Lavezzi, che si fa respingere la conclusione da Hart, poi con Hamisk, che colpisce il palo ed infine con Maggio che, solo davanti al portiere, si fa anticipare.


Gli ultimi minuti sono di sofferenza acuta. Entra anche, tardivamente, il Kun Aguero e si teme che il genero di Maradona dia il dolore più grande ai tifosi del Napoli. La gente dagli spalti fa partire un boato ad ogni azione degli inglesi che si consuma con un nulla di fatto. Poi c’é il trionfo. Ora ci si concentra sulla trasferta in Spagna che potrebbe davvero sancire la più grande sorpresa dei gironi eliminatori di Champions: come nella storia di Davide e Golia, il piccolo Napoli elimina la grande corazzata Manchester City che sta dominando la Premier League.