La polizia spara sulla folla. Baradei: “È un massacro”

IL CAIRO – Sono ripresi gli scontri nella strada che da piazza Tahrir porta al ministero dell’Interno egiziano, dopo una pausa durata circa due ore. Secondo testimoni le forze dell’ordine hanno sparato i lacrimogeni mentre i manifestanti lanciavano pietre. La strada di seguito è tornata nuovamente percorsa da ambulanze a sirene spiegate. Si sono sentiti spari nella strada Mohamed Mahmoud nei pressi del ministero dell’Interno egiziano. Lo hanno riferito testimoni che hanno parlato anche di lancio di lacrimogeni.

La fragile tregua fra manifestanti e forze dell’ordine raggiunta nel pomeriggio e garantita da ‘scudi umani’ costituiti da una fila di volontari per tenere divisi manifestanti da forze dell’ordine è crollata poco tempo dopo, quando, la polizia è nuovamente intervenuta per impedire ad un gruppo di manifestanti di avvicinarsi al ministero dell’Interno.


La polizia smetta di “sparare sul petto degli egiziani” e le due parti cessino le violenze. E’ l’appello lanciato ieri sera in un discorso alla nazione dal gran Imam di al Azhar el Tayeb. Il bilancio dei morti degli scontri di ieri mattina nei pressi del ministero dell’Interno al Cairo: secondo una fonte medica le vittime sono almeno quattro per intossicazione da lacrimogeni, secondo un’altra fonte una delle vittime sarebbe stata raggiunta da colpi di arma da fuoco. Il quotidiano online Al Shorhuk invece ha affermato che le vittime sono sei. Secondo altre fonti il totale dele vittime è salito in queste ore a 32, rispetto ai 30 comunicati dal ministero della Sanità.

“Gas lacrimogeni con agente nervino e munizioni vere vengono usati contro i civili a Piazza Tahrir”. “E’ in corso un massacro”. Lo ha scritto in un messaggio twitter Mohammed El Baradei, l’ex capo dell’Aiea pronto a diventare premier egiziano a certe condizioni. Una fonte militare egiziana ha invece smentito l’uso di gas tossico o con agente nervino per disperdere le manifestazioni in corso da giorni al Cairo.