Pd, Micheloni e Narducci: “Intervenire sui veri eccessi”

ROMA – I parlamentari del Pd Claudio Micheloni, segretario della commissione Esteri del Senato e Franco Narducci, vicepresidente della commissione Esteri della Camera ricordano che il ministero degli Affari esteri ha comunicato al Consiglio generale degli italiani all’Estero il piano di razionalizzazione della rete consolare, che prevede la chiusura di numerose agenzie e sportelli in Albania, Croazia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Slovenia, Svizzera, Australia, Egitto, Stati Uniti e Romania.


“Consideriamo questo piano in linea con le politiche perseguite dal governo Berlusconi, che noi riteniamo sbagliate e abbiamo duramente contrastato in Parlamento – dicono – I tagli effettuati, infatti, non toccano i veri costi eccessivi a carico del ministero degli Esteri”.

“La prima riunione delle commissioni Esteri di Camera e Senato con il ministro Giulio Terzi – proseguono i due parlamentari del Pd – è prevista per il 30 novembre. Noi ci aspettiamo che per quella data il vecchio piano di razionalizzazione possa essere bloccato, per avviare un proficuo confronto in Parlamento, al fine di riorganizzare la nostra presenza diplomatica nel mondo. Nel corso dell’esame della legge di stabilità abbiamo presentato tre emendamenti che proponevano di utilizzare le risorse disponibili per garantire e migliorare i servizi della nostra rete diplomatica-consolare, a beneficio sia delle relazioni internazionali del nostro Paese che delle comunità italiane all’estero. Si tratta di emendamenti presentati alla luce degli esiti dell’indagine conoscitiva in corso da parte delle commissioni parlamentari sul funzionamento e sui centri di spesa della Farnesina, che suggeriscono con chiarezza possibilità di interventi di razionalizzazione. Come pensa l’Italia di rilanciare e sviluppare le nostre esportazioni nel mondo, di cui il Paese ha un gran bisogno, smantellando la presenza istituzionale italiana nel mondo? Speriamo – concludono i due parlamentari del Pd – che il nuovo governo possa rapidamente concretizzare un’inversione di tendenza rispetto alla disastrosa strada del passato”.