Il solito Cavani salva il Napoli

BERGAMO – Pareggio con beffa per una bella Atalanta che si conferma come una delle squadre più divertenti e convincenti del nostro campionato. Pareggio che vale oro per un Napoli che non riesce proprio a replicare le magiche notti di Champions League e che a Bergamo limita i danni grazie alla zampata all’ultimo secondo di Cavani. Un punticino che non smuove la classifica partenopea: una vittoria nelle ultime sei partite di campionato. Non certo una marcia Scudetto.


Napoli che arriva ovviamente a Bergamo sulle ali dell’entusiasmo dopo la scintillante vittoria di Champions contro il City e Mazzarri preferisce preservare qualche Big utilizzando comunque una rotazione decisamente meno esagerata rispetto alla disastrosa trasferta veronese. Fernandez in difesa, Zuniga a destra, Dzemaili a centrocampo e Pandev al posto di Lavezzi. Quattro cambi mirati per contrastare l’Atalanta delle meraviglie trascinata dai muscoli ma soprattutto dai gol di quel Denis ‘cacciato’ un po’ troppo presto da Napoli.
Le due squadre si rispettano e si temono. Lo conferma l’atteggiamento prudente di tutti e 22 i giocatori in campo che danno vita a un primo tempo eccessivamente equilibrato e avaro di emozioni. Cavani e Denis vengono soffocati dai rispettivi marcatori, Hamsik e Moralez faticano ad accendere la luce e così gli unici guizzi arrivano dalle rispettive corsie destre dove Zuniga e Schelotto costruiscono le poche occasioni da gol del primo tempo. Ma non basta per sbloccare il risultato, e così l’unica vera occasione da gol dei primi 45 minuti la crea proprio Zuniga con un tiro-cross sbilenco che costringe Consigli agli straordinari. Un po’ troppo poco, anzi decisamente poco per una prima frazione scialba e incolore.


Pronti-via e Carmona sfiora il gol. Un segnale chiaro di una ripresa che promette subito tanto spettacolo. Premesse assolutamente mantenute grazie anche a un’Atalanta che gioca un calcio semplice ma efficace e crea continui problemi a un De Sanctis bersagliato da tutte le posizioni. Il portierone partenopeo ringrazia la traversa al 59’ quando Denis si coordina al volo su un campani le di Padoin e centra un clamoroso montante. I partenopei non riescono a reagire e quattro minuti dopo vengono puniti proprio dal Tanque. Campagnaro perde un brutto pallone a centrocampo, Moralez trova il corridoio giusto grazie anche una piccola deviazione e Denis timbra il decimo sigillo stagionale in campionato bucando con freddezza De Sanctis.

Mazzarri è un leone in gabbia e dalla panchina prova a rivoluzionare la sua creatura inserendo tre uomini offensivi per una formazione completamente a trazione anteriore. Ma è sempre l’Atalanta a creare i pericoli maggiori, soprattutto in contropiede mentre la difesa regge l’urto partenopeo. Padoin e Carmona si divorano il gol del definitivo ko e così a una manciata di secondi dal triplice fischio finale di Orsato, Cavani trova la zampata vincente sul tiro sbilenco di Lavezzi per bucare un Consigli fin lì impeccabile. Gol che gela l’Azzurri d’Italia e manda su tutte le furie Denis che aveva lasciato il campo un minuto prima per ricevere la giusta standing ovation del suo pubblico. Una beffa atroce per El Tanque che, da grande ex, pregustava da tempo la giusta vendetta.