“Breivik era guidato dalle sue allucinazioni”

OSLO – Anders Behring Breivik, reo confesso degli attacchi che hanno provocato la morte di 77 persone lo scorso luglio, al momento di compiere la strage era incapace di intendere e di volere. Lo stabilisce la perizia psichiatrica ordinata dal tribunale.


Secondo quanto stabilito dai due psichiatri incaricati di valutare se il 32enne fosse in grado di sostenere un processo per i crimini commessi, Breivik è affetto da schizofrenia paranoica ed era in uno stato psicotico mentre azionava le bombe che hanno ucciso 8 persone nel centro di Oslo e sparava sui giovani di Utoya uccidendone 69 e ferendone 151. Nella conferenza stampa condotta al tribunale di Oslo, è stato spiegato che i medici hanno ritenuto che l’imputato fosse nello stesso stato psicotico durante i 13 colloqui che hanno avuto con lui per effettuare la perizia. I due specialisti hanno concluso le loro 243 pagine di perizia affermando che Breivik – che ha ammesso di essere responsabile degli attacchi ma non si ritiene colpevole per questi – vive “un un proprio universo allucinato dove tutti i suoi pensieri e i suoi atti sono guidati dalle sue allucinazioni”.

Ora la perizia dovrà avere l’approvazione della commissione di medicina legale norvegese, ma non è ancora chiaro cosa succederà, se verrà accettata la diagnosi. Se questa, insomma, impedirà lo svolgimento del processo la cui prima udienza è stata fissata al 16 aprile prossimo.


Gli avvocati delle famiglie delle vittime, comunque, hanno già chiarito che il loro obiettivo è assicurarsi che Breivik “non possa tornare più a camminare libero per strada”. “Qualsiasi cosa succeda al caso, non importa quale sia la conclusione, il fatto è che Breivik rimarrà ovviamente incarcerato, – ha detto uno degli avvocati – che sia considerato sano di mente dal punto di vista giuridico è un dibattito puramente psichiatrico. La cosa più importante per il mio cliente è che non sia più libero di camminare per strada”.