Conclusa a Buenos Aires la Continentale del Cgie

BUENOS AIRES – Durante il dibattito dell’assemblea continentale dell’America Latina del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero riunita da giovedì a domenica a Buenos Aires, è stata riaffermata la difesa della struttura di rappresentanza delle comunità italiane all’estero, costituita dai Comites, dallo stesso Cgie e dai parlamentari eletti all’estero. Questo sembra uno dei punti più importanti del Documento finale approvato nella giornata di chiusura della continentale.


Alla seduta inaugurale erano presenti l’ambasciatore d’Italia in Argentina Walter La Tella, il console generale d’Italia a Buenos Aires Giuseppe Scognamiglio e il consigliere per gli Affari sociali dell’Ambasciata Marcello Apicella. In coincidenza e in seno alla Continentale del Cgie, si è svolta la riunione dell’Intercomites dell’Argentina e nella seconda giornata dei lavori ha partecipato alla seduta una delegazione del Cepa dell’Argentina.


La giornata inaugurale ha visto il saluto dell’ambasciatore La Tella, il quale ha voluto ricordare l’importanza della presenza italiana in Argentina e il nuovo clima che si è instaurato nei rapporti tra i due Paesi, sottolineando la fiducia nelle possibilità dell’Italia di superare questo difficile momento, anche grazie alla presenza di qualificate personalità nel nuovo governo Monti.


L’ambasciatore italiano in Argentina ha messo in risalto inoltre i rapporti di reciproca collaborazione tra i rappresentanti diplomatici e consolari italiani in Argentina e i Comites e i consiglieri del Cgie di questo paese.
Le riunioni si sono svolte nei saloni dell’Associazione Nazionale Italiana, una tra le più antiche dell’Argentina, che quest’anno sta celebrando il suo 150º anniversario, in coincidenza con l’anniversario dell’Unità d’Italia, come è stato ricordato dal presidente del sodalizio Marcello Pacifico nel suo saluto all’assemblea.


Nella sua relazione il vicesegretario generale per l’America Latina Francesco Nardelli ha passato in rassegna i numerosi problemi all’ordine del giorno per le comunità italiane residenti nel continente. Come detto, dal dibattito è emersa la necessità di difendere la struttura di rappresentanza, la cui validità è stata ribadita di fronte a chi sostiene che tale struttura sia stata superata dalla rappresentanza parlamentare.


Il coordinatore dell’Intercomites dell’Argentina e presidente del Comites di La Plata, Guillermo Rucci, ha ricordato le difficili situazioni che attraversano le strutture di rappresentanza locale a causa delle ristrettezze del bilancio che hanno portato alla riduzione dei fondi per il funzionamento dei Comites, riduzioni ulteriori che si annunciano per l’anno venturo. Una situazione denunciata anche da altri presidenti di Comites dell’Argentina presenti all’assemblea. E anche dai consiglieri del Cgie di altri paesi dell’area. Nonostante questa situazione che ha portato alcuni consiglieri di Comites ad apportare fondi propri per sostenere le attività dei Comitati, è stata ribadita la volontà di sostenere questa struttura di rappresentanza.


Sul tema dell’assistenza, è stata lamentata la minaccia di ulteriori riduzioni dei fondi a disposizione e specificamente per quanto riguarda l’abbandono delle polizze sanitarie che in Argentina erano servite a dare assistenza sanitaria a tanti connazionali indigenti, le autorità diplomatiche hanno assicurato che il passaggio degli oltre ottomila indigenti sotto la tutela sanitaria del PAMI, la mutua ufficiale dell’istituto previdenziale argentino, si è svolta senza conseguenze negative per i connazionali coinvolti, rimanendo solo pochissimi casi che hanno bisogno dell’assistenza dei consolati.


Per quanto riguarda il pagamento delle pensioni italiane, sono stati informati alcuni problemi che si sono prodotti con l’avvio della nuova gestione da parte del Citibank, che la stessa banca ha mostrato grande disponibilità a risolvere a breve scadenza.


Di questo argomento, così come sugli indebiti e sulla negativa dell’INPS a consentire che i Patronati possano certificare l’esistenza in vita, hanno parlato i rappresentanti del Cepa Luciano Embrinati (Acli), Micaela Bracco (Inas) e Danilo Lovadina (Inca).


Per quanto riguarda la rete consolare, pur lamentando anche in questo caso la riduzione dei fondi, dagli interventi in assemblea è scaturita la volontà di dare la massima collaborazione, in favore di un migliore servizio ai connazionali.

* Direttore Tribuna Italiana