Continuano le proteste post elettorali. Putin: “Occorre un rinnovo serio”

MOSCA – Sono oltre 250 le persone fermate in Russia durante le manifestazioni di protesta indette per contestare i risultati elettorali del voto di domenica che hanno assegnato la vittoria al partito del premier Putin.


Nella capitale tra le persone fermate figurano l’ex vicepremier Boris Nemzov ed il politico di opposizione Serguei Mitrojin del partito Yabloko, così come giornalisti e difensori dei diritti umani. Decine di fermi anche a San Pietroburgo. Tra i partecipanti alla manifestazione a Mosca, che gridavano “Il popolo non crede a Putin”, anche l’attivista dei diritti civili Oleg Orlov che ha accusato la polizia di agire con “violenza sproporzionata”.
Il governo ha dispiegato unità speciali del ministero dell’Interno in zone precise di Mosca, come ad esempio presso la Duma, mentre diversi attivisti venivano fermati o arrestati per presunta resistenza alle forze dell’ordine. Tra questi anche il blogger Alexei Navalny, condannato a 15 giorni di detenzione.


Le critiche mosse da diverse parti al voto sono state respinte dal presidente russo Dimitri Medvedev, che durante una riunione con il presidente della Commissione elettorale, Vladimir Churov, ha detto che è compito del governo russo e non degli osservatori internazionali trarre conclusioni su possibili mancanze registrate durante il voto. “La prossima cosa che faranno sarà dirci come deve essere la nostra Costituzione”, ha ironizzato. Medvedev ha oggi incaricato la Commissione elettorale centrale di indagare su presunti brogli elettorali. Commentando su Internet i video che mostrano l’espulsione di osservatori dai seggi elettorali, il presidente russo ha affermato che non si tratta di prove plausibili e che potrebbero essere una mera provocazione.


“Sono necessari seri cambiamenti nel governo”: lo ha detto il premier russo Vladimir Putin sottolineando che andrà incontro alle domande della società per la modernizzazione. Il premier Putin ha annunciato che dopo le presidenziali del prossimo marzo ‘’ci sarà naturalmente un rinnovo serio e sostanziale del governo e successivamente dei governatori’’.