Sventato il piano di fuga di Saadi Gheddafi in Messico

CITTÀ DEL MESSICO – Le autorità messicane hanno annunciato di aver sventato un piano per far entrare illecitamente nel Paese Saadi Gheddafi, terzogenito del deposto raìs libico. Lo riferisce la Cnn.


Il segretario dell’Interno messicano, Alejandro Poire, ha annunciato che Saadi Gheddafi stava tentando di entrare segretamente in Messico usando documenti falsi. Nel piano, scoperto all’inizio di settembre, erano implicate diverse persone. Tra gli arrestati, una cittadina canadese, un danese e due messicani, un uomo e una donna che avrebbero fornito documenti falsi, aperto conti bancari e acquistato immobili per conto di Saadi Gheddafi e dei membri della sua famiglia.


Il piano, ha riferito ancora Poire, prevedeva che attraverso documenti falsi Saadi Gheddafi assumesse l’identità di Daniel Bejar, di cittadinanza messicana.


L’ex uomo d’affari calciatore, che un periodo militò nella serie A italiana, dallo scorso settembre si trova in Niger. Il piano fallito per il suo trasferimento, insieme ad altri quattro familiari di Gheddafi, prevedeva anche l’acquisto di una casa a Nayarit sulla costa del Pacifico. L’organizzazione aveva anche approntanto una serie di voli privati per “preparare il viaggio e coordinare la logistica del trasferimento” del figlio di Gheddafi, con spostamenti che prevedevano tappe in paesi del Medio Oriente, Kosovo, Canada, Stati Uniti fino all’arrivo in Messico.

I messicani hanno ironicamente chiamato ‘Operazione ospite’ quella avviata, sulla base di un’informazione di intelligence, il 6 settembre scorso e che il 10 novembre ha portato all’arresto della canadese che era a capo della rete. Il giorno seguente sono scattati gli altri arresti, tra i quali quello di una messicana residente in Usa che aveva i contatti con i falsari che dovevano preparare i documenti.