Putin attacca gli Usa: “Fomentano le proteste”

MOSCA – Il premier russo Vladimir Putin riconosce il diritto di manifestare nel quadro della legge ma difende la necessità delle forze dell’ordine di intervenire se essa viene violata. Per il premier in Russia la maggioranza della popolazione non vuole il ripetersi di disordini sociali come in Kirghizistan o nel recente passato in Ucraina.

“Nessuno vuole il caos”, ha dichiarato il capo del governo. Il premier Vladimir Putin ha accusato il segretario di Stato Usa Hillary Clinton di aver fatto conclusioni precoci sulle elezioni russe e mandato segnali all’opposizione fomentando le contestazioni. Il premier russo ha poi ribadito che centinaia di milioni di dollari in fondi stranieri sono stati usati per influenzare le elezioni. Non si è fatta attendere la replica: “Gli Usa sostengono i diritti del popolo russo e auspicano che siano prese decisioni per elezioni credibili e giuste” ha detto il segretario di Stato Hillary Clinton, precisando però che ogni decisione sull’annullamento o meno delle elezioni “è una decisione che spetta al popolo russo”.


Intanto Mosca si prepara ad una nuova manifestazione di protesta sabato in piazza Revolutsii, vicino alla piazza Rossa, nel giorno in cui saranno annunciati ufficialmente i risultati ufficiali del voto legislativo del 4 dicembre, ritenuto falsificato dalle opposizioni. Il Comune ha autorizzato il raduno solo per 300 persone ma su Facebook sono arrivate oltre 20 mila adesioni. I leader di partito e gli attivisti per i diritti umani hanno presentato intanto nuovi indizi di frodi massicce, sostenendo che sarebbero stati falsificati sino al 20%-25% dei voti a favore di Russia Unita, il partito del premier Vladimir Putin e del presidente Dmitri Medvedev (che lo guidava come capolista). Contro il “voto-farsa” si sono tenute diverse manifestazioni a Mosca (circa 850 arresti finora), San Pietroburgo e in altre città della Russia. La capitale è presidiata nei punti sensibili.