Siena di rigore vola ai quarti

PALERMO – Il Siena prosegue il cammino in Coppa Italia, soffrendo ma qualificandosi per i quarti di finale, l’avventura del Palermo si ferma invece nei tiri dal dischetto, poco prima della mezzanotte e dopo la finale della passata stagione. I rosanero, contro una squadra già domata in campionato (2-0), hanno prima rischiato prima di straperdere, poi sono riusciti miracolosamente a rimanere in partita, quindi si sono addirittura portati avanti e alla fine sono stati beffati come peggio non si poteva. Un’altra mazzata, a soli tre giorni dalla prima sconfitta in casa della stagione in campionato contro il Cesena.


Il Siena, come del resto era accaduto ai romagnoli, non ha rubato nulla e ha costruito sulla velocità la propria impresa, mettendo alle corde la difesa dei padroni di casa: più volte impacciata, piuttosto svagata e molto distratta. Al 4’ Larrondo potrebbe già fare centro, ma il suo tiro non inquadra la porta e al 10’ Gonzalez impegna Tzorvas, nell’unica parata della sua breve partita (uscirà al 42’ pt forse per un problema muscolare). Al 21’ il Siena passa: dopo una serie di carambole in area, e un errore marchiano di Aguirregaray – che dà il via all’azione dei bianconeri – Reginaldo inquadra la porta e gela il Barbera. I toscani, anziché infierire, frenano e il Palermo alla distanza viene fuori, fino a raggiungere il pareggio su rigore con Ilicic. Passano un paio di minuti e Gonzalez ristabilisce le gerarchie in campo, sull’ennesimo capovolgimento di fronte, con un diagonale che fulmina Tzorvas.


Nella ripresa bastano 46” al Palermo per rifarsi sotto e riacciuffare gli avversari con Ilicic (bello il suo sinistro dall’interno dell’area), che tornano però a condurre con Reginaldo, sugli sviluppi dell’ennesimo contropiede-lampo. Gonzalez sbaglia a porta vuota il possibile 4-2 (difficile capire come abbia potuto fare uno degli ex in campo a non inquadrare la porta) e forse anche per questo errore così grossolano il Siena viene punito ancora una volta: su rigore, Ilicic firma il 3-3, spiazzando per la seconda volta Pegolo.


Si va ai supplementari, con i giocatori che a stento si reggono in piedi: il Palermo passa addirittura a condurre, con un’invenzione di Bertolo – poco dentro l’area – che batte Pegolo con la complicità di un difensore avversario. Passano solo 2’ e arriva la doccia fredda con Angelo che rimanda ogni verdetto ai calci di rigore.


Sbaglia per primo Bollino (nato il 31 dicembre 1994) e all’esordio in una partita ufficiale come il portiere Brichetto, poi anche Ilicic (il terzo rigore della serata, dopo i primi due centri) e Cetto.
Finisce con i giocatori del Siena in festa e Mangia in tribuna, come il suo maestro Sannino, dopo un’espulsione che mostra i nervi tesi all’interno del clan rosanero. E il derby con il Catania dista solo cinque giorni. O poco meno.