Muore Tremaglia, schiaffi al funerale

BERGAMO – Il 30 dicembre Mirko Tremaglia è morto nella sua casa di Bergamo, all’età di 85 anni. Nato a Bergamo il 17 novembre 1926 Tremaglia ha dedicato gran parte della sua attività politica, nell’Msi, in An, nel Pdl e infine nel gruppo di Futuro e Libertà, alle politiche per gli italiani nel mondo. A lui va la paternità della legge che ha introdotto il pieno diritto di voto degli italiani all’estero.


Ha occupato le pagine dei giornali, oltre alla noticia della morte dell’ex fascista, la mesta cerimonia nella quale si dovevano riunire (per il solo tempo della funzione) le varie anime della destra che fu, è che è finita con la sberla che il deputato del Fli, Aldo Di Biagio, ha mollato a Raffaele Fantetti, senatore berlusconiano, mentre la fanfara dei bersaglieri suonava sotto la pioggia “Allarmi siam fascisti”.


Per i funerali sono arrivati a Bergamo Roberto Menia, Italo Bocchino, Fabio Granata e Benedetto Della Vedova di Futuro e Libertà, Ignazio La Russa e Massimo Corsaro (Pdl), il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro. Assente Gianfranco Fini.


Il presidente Giorgio Napolitano ha inviato un telegramma nel quale si legge: “Le opposte posizioni politiche e ideologiche non hanno mai impedito che si instaurasse un solido rapporto di reciproca stima sotto l’aspetto umano, e profondo rispetto per l’impegno di ognuno nello svolgimento delle proprie funzioni, con alto senso di responsabilità e attaccamento al Paese”.