“Siamo pronti per arricchire l’uranio”

TEHERAN – Un sito sotterraneo per l’ arricchimento di uranio sarà “operativo in un prossimo futuro”, secondo quanto riferiscono oggi i media iraniani citando un alto responsabile del programma nucleare.


“L’impianto nucleare di Fordow per l’arricchimento sar à operativo in un prossimo futuro”, ha annunciato ieri al quotidiano Kayahan il capo dell’Organizzazione per l’energia atomica iraniana, Fereydoun Abbasi Davani. Il responsabile ha precisato che in “questo sito può essere prodotto uranio arricchito al 20%, 3,5% e 4%”.
L’ annuncio rischia di acuire le tensioni fra l’Iran e l’Occidente, che, a dispetto delle assicurazioni di Teheran, sospetta che il suo programma nucleare abbia finalità militari.


L’Iran è pronto a fornire servizi e tecnologie nucleari ai “Paesi amici che ne facciano richiesta”. Lo ha detto il capo dell’Organizzazione per l’energia atomica iraniana, Fereydoun Abbasi Davani, al termine di un incontro di cui hanno riferito ieri vari quotidiani iraniani. In particolare, precisa il quotidiano Sharq, l’offerta è diretta ai Paesi africani che hanno ampie risorse di uranio. L’Iran ha sempre sostenuto che il suo programma nucleare ha finalità civili, e che l’arricchimento di uranio fino al 20% è mirato a rispondere a necessità mediche. Le autorità iraniane annunciano spesso nuovi traguardi tecnologici raggiunti dall’industria nazionale a dispetto delle sanzioni Onu, e proprio il primo gennaio scorso era stato comunicato che era stata testata con successo, nell’alimentazione del reattore di ricerca di Teheran, la prima barra di uranio prodotta nel Paese.

Gli scienziati iraniani, era stato precisato, hanno prodotto la barra arricchendo uranio al 20% e hanno impiegato circa un mese per effettuare i test. Abbasi ha parlato anche dei risultati nella produzione di energia nucleare, ricordando il recente collegamento della centrale di Bushehr alla rete elettrica nazionale.