Ibra e Boateng stendono l’Atalanta

BERGAMO – Gol su rigore e assist. Anche a Bergamo ci pensa Ibrahimovic a lanciare il Milan. Aveva ragione Colantuono a temerlo e a definirlo uno dei pochi in grado di fare la differenza. Lo svedese ha orchestrato alla perfezione il gioco offensivo dei rossoneri: sue entrambe le azioni che hanno innescato le due reti, cui si è affiancata la solita precisione dal dischetto.


L’Atalanta si è arresa davanti alle prodezze dello svedese, capace di trascinare un Milan non irresistibile, che a inizio ripresa ha sofferto tantissimo di fronte alle folate nerazzurre. Solo due grandi parate di Abbiati e un palo hanno scongiurato il pareggio. Poi nel finale il Milan ha chiuso in scioltezza, rivitalizzato anche dall’ingresso di Robinho, decisamente più vivace di Pato. Il Papero, pur in giornata grigia, ha comunque guadagnato il rigore e ha timbrato il palo. Meglio tenerselo stretto. La prima sorpresa di giornata arriva prima del fischio. Allegri preferisce Pato a Robinho, arretra Boateng a centrocampo e affida a Emanuelson il ruolo di trequartista. In difesa spunta Mexes al posto di Nesta: il francese ripagherà la fiducia con una prestazione convincente. Colantuono conferma la formazione annunciata, l’argentino Moralez non va nemmeno in panchina. L’inizio è scoppiettante, Schelotto gira fuori un bel cross, Ibrahimovic cade in area dopo un contatto con Manfredini: arrivano i fischi della curva nerazzurra, non quello di Rizzoli. I rossoneri schiacciano subito i bergamaschi, che però ripartono come delle molle quando rubano palla: dopo 8’ Padoin alza sopra la traversa un velenoso traversone basso di Marilungo.


Quattro minuti dopo Ibrahimovic colpisce Schelotto con una manata mentre difende palla, Rizzoli fischia il fallo ma non ammonisce lo svedese. Dopo l’avvio prepotente il Milan soffre: tocca ancora a Padoin mettere i brividi ad Abbiati con una bella girata finita alta. Ma al 21’ i rossoneri spezzano l’equilibrio con una fiammata improvvisa. Ibrahimovic ubriaca Schelotto a sinistra e mette in mezzo: Manfredini allunga la gamba e tocca da dietro Pato che cade. Rizzoli fischia il rigore. Dal dischetto Ibra non sbaglia. L’arbitro invece sorvola su un contatto nell’area opposta tra Thiago Silva e Marilungo. L’Atalanta prova a reagire, ma il Milan controlla senza troppi affanni, ricorrendo anche al palleggio per rallentare il ritmo. La squadra di Allegri decide di premere sull’acceleratore in avvio di ripresa: al 52’ Pato stacca di testa e stampa la palla sul palo.


L’Atalanta però è viva e risponde con una bordata di Cigarini respinta da Abbiati. I nerazzurri lievitano e Colantuono getta nel calderone anche Tiribocchi. Ma è Carmona a rendersi pericoloso su punizione deviata in volo da Abbiati. Poi in mischia Denis da un metro colpisce il palo. Il Milan barcolla ma resta in piedi e a un quarto d’ora dalla fine sfiora il bis con Ibra, stoppato al momento del tiro da un gran recupero di Manfredini. C’è spazio anche per un siparietto di Robinho, entrato al posto di Pato: il brasiliano fa un tunnel a Cigarini, poi gli chiede scusa. All’81’ il Milan chiude la partita: Ibra inventa a destra e porge al centro per l’inserimento di Boateng, che scaraventa la palla in rete con violenza. Nel finale Ibra cerca anche la soddisfazione personale, Consigli però gli dice no. Ma basta e avanza così.