I bianconeri sbancano il Salento con il minimo sforzo

LECCE – Alla Juventus basta il settimo gol di Matri per risolvere la pratica-Lecce. Vittoria di misura grazie anche a un goffo intervento del portiere salentino Benassi (il numero uno tirato in ballo nel calcioscommesse da Gervasoni durante le vacanze di Natale) il quale proprio sulla testa del biondo attaccante ha respinto, non riuscendo a far meglio, un tiro non irresistibile dal limite dell’ex Vucinic.


Con il successo i bianconeri si confermano in testa alla classifica al termine di una gara giocata sottotono ma nella quale hanno confermato l’imbattibilità. E dire che in avvio Matri era stato relegato in panchina da Antonio Conte che gli ha preferito Quagliarella. Ma a metà del primo tempo uno scontro ha messo ko la punta campana (frattura dello zigomo sinistro). Due minuti dalla sostituzione è giunta la rete-vittoria del nuovo entrato.


Una Juve versione operaia quella di ieri ma che è bastata ad aver ragione di un Lecce di caratura modesta, nonostante Serse Cosmi, soprattutto nella ripresa, abbia cercato qualche mossa disperata quando i bianconeri hanno accusato un po’ di stanchezza. Dopo il vantaggio la Juve ha tenuto il campo con scioltezza controllando senza problemi un Lecce con le polveri bagnate. Solo allo scadere della prima frazione Di Michele ha cercato, con un diagonale, di sorprendere Buffon ma il portiere della Nazionale ha avuto i riflessi giusti per respingere la botta.


Nella ripresa i piemontesi, dopo 25 secondi, hanno mancato per poco il raddoppio (su suggerimento di Marchisio, Vidal è stato anticipato in estremis da Esposito). Olivera e Vidal si sono poi fatti notare per un accenno di rissa a centrocampo: cartellino giallo per entrambi. Al 10’ Vucinic ha avuto un contatto in area con Oddo ma Bergonzi, nonostante le proteste bianconere, non ha ravvisato gli estremi per il rigore. Due minuti dopo è stato il Lecce a reclamare un penalty per un presunto fallo su Obodo (58’). Unici due episodi da annotare di una frazione noiosa, che ha seguito lo stesso cliché del primo tempo. Juve, sorniona, padrona della partita senza affanni; Lecce incapace di portare pericoli e che ha dimostrato di meritare l’attuale classifica. Nelle ultime battute Cosmi ha gettato nella mischia il ‘bianconero’ Pasquato per l’evanescente Di Michele. Il giovane attaccante ha avuto sul piede la palla del pareggio, al 39’, ma l’ha sprecata colpendo malamente.