La sindrome rossoblù colpisce ancora la Juve

TORINO – Il Cagliari frena la corsa della Juventus, che dopo quattro vittorie consecutive in casa viene fermata sull’1-1 dagli isolani nel pomeriggio della 18esima giornata di Serie A. Un pareggio meritato dai rossoblù, ma anche un risultato che potrebbe costare caro agli uomini di Antonio Conte.


Conte conferma le indiscrezioni della vigilia e riporta Matri al centro dell’attacco nel tradizionale 4-3-3 in cui le altre due punte sono Pepe e Vucinic. In difesa, al posto dello squalificato Chiellini, si rivede De Ceglie, schierato da terzino sinistro. Borriello parte dalla panchina, lì dove torna a sedersi anche Krasic. Soltanto tribuna per Pazienza ed Elia, mentre gli unici infortunati sono Quagliarella e Giaccherini.


Davide Ballardini non tocca il 4-3-1-2 e conferma il trio d’attacco composto dal trequartista Cossu e dalle due punte Ibarbo e Larrivey. A centrocampo, poi, Ekdal parte davanti alla difesa con Dessena e Naiggolan mediani, mentre Conti si rivede ma soltanto per la panchina. Ancora fuori per infortunio Perico, Rui Sampaio, Nené ed Eriksson.


In uno Juventus Stadium tutto esaurito, non si fa nemmeno in tempo a dare il calcio d’inizio che i bianconeri sono in vantaggio. A sbloccare la partita è Vucinic, che al 7’ trova il terzo gol stagionale segnando a porta vuota dopo una splendida azione impostata da Lichtsteiner in collaborazione con Pepe (pregevole il suo colpo di tacco) e Marchisio.


Il Cagliari, però, non demorde. Al 13’ rischia di incassare il 2-0 dall’ex Matri, che calcia a lato di poco dopo aver soffiato palla a Canini, ma con il passare dei minuti tira fuori le unghie e va in pressing su Bonucci e Pirlo, i due registi dei padroni di casa. Di grandi occasioni non ve ne sono, ma il match è molto equilibrato e ben giocato da entrambe le squadre. E al 45’ arriva anche l’episodio da moviola, con Pirlo che sfiora di braccio in area un tiro da fuori di Cossu. L’arbitro lascia correre e concede il corner
Il Cagliari continua a premere in avvio di ripresa e subito viene premiato. Al 48’ Ibarbo mette in difficoltà Bonucci, che spazza male e regala il pallone a Cossu. Il trequartista isolano non sbaglia, insaccando dal limite e battendo Buffon con un tiro che passa anche sotto le gambe di Barzagli.


La partita sale ancora di livello perché la Juve si riporta in avanti e il Cagliari non rinuncia a giocare. Al 51’ Matri chiede un penalty ma viene ammonito per simulazione (decisione eccessiva di Guida), mentre Conte capisce che è il caso di premere sull’acceleratore.


Al 67’ entra Del Piero al posto di Pepe, mentre al 71’ tocca a Krasic in luogo di Matri e all’82’ c’è l’esordio di Borriello che rimpiazza uno spento Vucinic. Ballardini, invece, si mette sulla difensiva passando a un 5-3-2 con l’ex Ariaudo per Larrivey (71’). Il fortino rossoblù tiene sino ai minuti di recupero, quando concede le uniche occasioni del match (fatta eccezione per un colpo di testa di Del Piero salvato da Agazzi al 79’). Krasic prima e Vidal poi, però, graziano il Cagliari. E, alla fine, è soltanto 1-1 per la Juventus. Un risultato comunque più che giusto per quello che si è visto in campo.


Forse in pochi l’avranno notato, ma i bianconeri – ancora imbattuti in stagione – dal 26 novembre a questa parte alternano una vittoria a un pareggio. Una marcia che procede da 8 partite e che non sembra il passo giusto per dare l’allungo alle rivali. Dopo quattro vittorie di fila allo Juventus Stadium, poi, sono incappati nel primo pareggio, l’unica gara in cui è tornato a galla un problema di inizio stagione come lo scarso numero di palle-gol create. Un problema che, in questa occasione, è stato acuito dai problemi a centrocampo denunciati da Pirlo e Vidal, in palese debito d’ossigeno.