Clamoroso al Cibali, alla fine vince il diluvio

CATANIA – Al Massimino vince la pioggia. Catania-Roma dura solo 65 minuti, poi si blocca, inevitabilmente, sul’1-1. A causa del diluvio – che non ha mai dato tregua – sembrava di assistere ad una gara di pallanuoto. “Impossibile andare avanti”, ha sentenziato l’arbitro Tagliavento. Come dargli torto.

Un vero peccato, però. Prima del triplice fischio anticipato si era vista una partita divertente, ricca di occasioni da gol e piena di agonismo. Due squadre che si sono affrontate a viso aperto, senza la paura del risultato. Il Catania di Montella che, da buon ex, ci teneva da morire a farsi rimpiangere dalle parti di Trigoria. La Roma di Luis Enrique, in pieno recupero fisico e morale, a caccia del quinto successo consecutivo.
Primo tempo vivace e divertente con tanti cambi di fronte e occasioni da gol a grappoli. Il Catania gioca meglio, vincendo la sfida con la Roma in mezzo al campo. Gli uomini di Montella gestiscono meglio il diluvio che si abbatte sul Massimino mentre i giallorossi sembrano in un perenne equilibrio precario probabilmente per una scelta sbagliata dei tacchetti.

L’inizio è tutto per gli uomini di Luis enrique con due pericolose verticalizzazioni di Totti che tagliano a fette la difesa catanese. Piano piano, però, sono i padroni di casa ad uscire fuori creando occasioni da gol a raffica, soprattutto per una difesa avversaria troppo ballerina e sbilanciata. Prima Barrientos, poi Bergessio tengono in apprensione costante Juan e Kjaer ma entrambi gli attaccanti difettano di mira al momento di concludere a rete. La squadra di Montella pressa a tutto campo e costringe i giallorossi a rinvii affrettati e imprecisi.
L’equilibrio si rompe al 24’ grazie a Legrottaglie che, sugli sviluppi di una punizione battuta da Lodi, anticipa di testa Juan e trafigge un incolpevole Stekelenburg. Il vantaggio etneo dura quattro minuti, il tempo per Totti di battere un angolo e trovare la testa di De Rossi, tanto bravo a riportare il risultato in parità quanto poco furbo nel togliersi la maglia e prendersi un’ammonizione pesante che lo costringerà – in quanto diffidato – a saltare il match contro il Cesena. La gara continua a divertire e sul finale di tempo si scatena il Catania che si divora almeno quattro palle gol clamorose.

Nella ripresa la partita è visibilmente falsata da un campo di gioco ormai reso impraticabile dal diluvio che non ne vuol sapere di abbandonare Catania. Luis Enrique toglie dal campo prima De Rossi e poi Totti per inserire Gago e Borini. Dopo un quarto d’ora di nulla, arriva inevitabile l’interruzione di Tagliavento al 65’. Il match riprenderà l’8 febbraio se la Roma non dovesse passare il turno di coppa Italia contro la Juve, altrimenti il 15 febbraio.