Rinnovare i Comites non serve se non riusciamo a sopravvivere!

HANNOVER – “Il 2012 è iniziato ed ancora non si conoscono i tagli che il Ministero apporterà ai nostri finanziamenti ed ai contributi da destinare agli Enti Gestori, paradossalmente tutta la filiera (proprietari degli immobili, società di assicurazione, personale, e via dicendo) dovrebbe attendere che il MAE si degni di comunicarci a chi e quanto”. Inizia così lo sfogo, lungo ed amaro, del Presidente del Comites di Hannover, Giuseppe Scigliano, che denuncia i mancati finanziamenti che mettono in discussione l’esistenza stessa dei Comites.


– Purtroppo non è così, i contratti in essere con loro regolano diversamente questi impegni, ma i manager dello Stato italiano vivono nel loro mondo con tempi tutti particolari. Per ora, – ricorda – l’unica informazione a nostra conoscenza è che gli stanziamenti assegnati per il 2012 avranno un taglio lineare del 30% per quanto concerne i fondi destinati ai Comites – CGIE e del 50% per gli Enti Gestori dei corsi di lingua e cultura italiana. Di fronte a tali cifre, mi tornano in mente le tante battute avanzate dal mondo diplomatico allorquando fu approvata la legge 286: “ma cosa vi siete messi in testa, durerete poco” e tanto è stato. Con una sola mossa passata con la piena compiacenza dei nostri deputati si è svuotato il fortino lasciando i soldati senza armi e munizioni, cioè morti viventi offerti al nemico. Anche perché, cari Signori, non mi si parli di risparmi essenziali per salvare lo Stato italiano, eh no Cari Amici, questa è la truffa che vi vogliono rifilare.
“Rinnovare i Comites? Per cosa?”, si chiede Scigliano, che aggiunge:


– Solo per far eleggere gente che si troverà senza mezzi finanziari e con tutta una serie di problemi da risolvere? Gente che sarà condanna ad essere inoperosa? No! Cari Signori, come disse Scalfaro, “non ci sto”. Perché, voi direte, ebbene udite udite, nel bilancio del MAE si è tagliato su tutto quel che riguarda l’emigrazione ma 6 milioni di euro per le elezioni sono stati come al solito accantonati. Le elezioni per il rinnovo non servono a nulla se il Parlamento non ci assicura la sopravvivenza, quella sopravvivenza che serve per mantenere vive le nostre Collettività per le quali ci dobbiamo ancora battere e darci da fare. Eh si, cari Amici, quando nessun diplomatico ci suggeriva di prendere i passaporti tedeschi perché gli faceva comodo la nostra italianità affinché rimanessimo le solite pecore a mendicare in consolato documenti e quant’altro (diversamente dalle autorità turche che lo raccomandano ogni giorno ai loro connazionali), oggi, non serviamo più, si può quindi tagliare, e noi? Noi alla deriva. Andate a chiedere ai tedeschi quello che vi serve. Bella, bella davvero questa lezione di opportunismo.


“Questa situazione la definisco la beffa dell’agonia”, scrive ancora Scigliano.


– Ci troviamo di fronte ad una situazione dove non si ha il coraggio di dire basta, e dove nessuno vuole perdere la faccia e la propria clientela. Con i tagli annunciati hanno di fatto dichiarato la chiusura di tali organismi o quantomeno di renderli banali succursali in balia ai Baroni di turno (Giovine, Vattani sono solamente alcuni di tali interpreti mandati attualmente all’estero con la funzione di Consoli). Nel 2012 molti saranno i Comites che dovranno chiudere le loro sedi perché non possono più finanziarle. Noi di Hannover – ricorda il Presidente del Comites – abbiamo disdetto tutto quello che era possibile disdire e con il finanziamento annunciato (30% in meno rispetto al 2011) riusciremo solamente a mantenere la struttura (sempre se sul territorio riusciremo a trovare proventi locali oppure affittando una parte della sede). Non avremo francobolli, materiale di cancelleria e tutto il resto che dovrebbe servire al funzionamento del nostro comitato che ha preso sul serio le funzioni che la legge (ancora attuale) gli attribuisce. In poche parole, per chi ancora non l’avesse capito ci si chiede di non fare niente. Di mostrare ai nostri elettori di essere fannulloni, lavativi, attaccati solamente al titolo e via dicendo. Tutto questo in barba ad una legge del Parlamento italiano (Legge 286 del 2003) che ancora non è stata cambiata per evitare la rivolta dei connazionali all’estero.


Alla luce di questa situazione, Scigliano lancia il suo appello:


– Il Comites di Hannover vuole essere messo in condizione di svolgere il ruolo che la legge gli consente e chiede di avere i fondi necessari per poterlo fare. Se questi non dovessero arrivare, è meglio chiuderlo che tenerlo in vita. Signori, Diplomatici abbiate il coraggio di addossarvi la paternità di questa chiusura oppure rispettate la legge, ancora in vigore che regola il finanziamento dei Comites. Noi – sottolinea – rappresentiamo il nostro Paese presso le autorità locali e siamo presenti in molti organismi dove rimarremo, perché la nostra presenza significa tutela della nostra Collettività, quella tutela che diversamente non avremmo più perché per lo Stato italiano valiamo meno che zero. Non siete d’accordo? Allora la situazione è semplice cari Amici. Prendiamo i passaporti tedeschi, poi il Consolato a cosa servirà? Saremo forse noi ad indicare al Parlamento che potrebbero risparmiare molto di più chiudendo magari altri 4 Consolati in Germania lasciando Francoforte e Berlino, d’altra parte – si chiede, concludendo – a questo punto a cosa servirebbero i Consolati?.