E’ Schulz il neo presidente del parlamento europeo

BRUXELLES – Il tedesco Martin Schulz, finora a capo del gruppo dell’Alleanza dei socialisti e democratici (S&D) all’Europarlamento, è stato eletto presidente del Parlamento europeo al posto del polacco Jerzy Buzek, esponente del Ppe. Schulz è stato eletto al primo turno con 387 voti, su un totale di 670 voti validi.
“Per la prima volta da quando è stata fondata, il fallimento dell’Unione Europea è una possibilità realistica”. Schulz ha esordito così nell’aula di Strasburgo, criticando i summit di crisi che si susseguono senza esito l’uno dopo l’altro, con decisioni “che coinvolgono tutti noi prese dai capi di Stato e di governo a porte chiuse”.


“Nella mia visione – ha sottolineato – questo è il contrario di quella forma di politica europea che pensavo fosse stata consegnata ai libri di storia: è una reminiscenza dell’epoca del Congresso di Vienna del 19mo secolo, quando i leader europei erano spietati nella difesa dell’interesse nazionale”. “O vinciamo tutti insieme – ha proseguito – o perdiamo tutti insieme”, perché “la base fondamentale” di quest’Europa è “il metodo comunitario”.


“E cosa significa questo nella pratica? – si è chiesto Schulz – Significa risolvere le dispute attraverso il dialogo ed il consenso, fondando le decisioni sul principio di solidarietà e democrazia e non semplicemente delegandole al più forte, riconciliando gli interessi dei Paesi più piccoli con quelli dei Paesi più grandi, di quelli del nord Europa con quelli del sud Europa, di quelli dell’est con quelli dell’ovest. E ponendo il bene comune al di sopra degli interessi individuali”.


Schulz: “Non sono stato eletto per lo scontro con Berlusconi”


BRUXELLES – Non si attenua la polemica tra Martin Schulz e Silvio Berlusconi. Il nuvo presidente del Parlamento europeo, noto per lo scontro con l’allora presidente del consiglio che nel 2003 lo definì adatto al ruolo di kapò in un campo nazista, ha ricordato di ‘’convivere quotidianamente con questa storia’’ rivendicando che la sua carriera politica non è dipesa da quell’episodio. Schulz ha poi negato di aver intenzione di invitare Berlusconi al Parlamento: ‘’E non credo che lui se lo aspetti’’. ‘’Il mio interesse a incontrarlo – ha aggiunto – è molto limitato ed altrettanto credo che sia da parte sua’’.

‘’Non lo avevo pregato di offendermi e ancora oggi non gli sono grato per averlo fatto – ha risposto Schulz a chi gli chiedeva se Berlusconi avesse aiutato la sua carriera politica – Non è uno scherzo se un capo di stato definisce qualcuno un kapò’’. Quando successe, ero già capogruppo ed avevo già una carriera. Oggi non credo di essere stato votato per lo scontro con Berlusconi’’.