Banca Mondiale, il Pil del mondo frena Eurolandia contrazione dello 0,3 per cento

NEW YORK – Decisa sforbiciata alle stime di crescita 2012 e 2013. La Banca Mondiale taglia le proprie previsioni in seguito alla crisi dell’area euro, che pesa sulla crescita mondiale rallentandola. E avverte: sulla crescita ci sono molto rischi, fra i quali quello che le nuove stime siano troppo ottimiste.


Il pil mondiale crescerà del 2,5% nel 2012, ovvero 1,1 punti percentuali in meno rispetto a quanto previsto in giugno. Nel 2013 la crescita dovrebbe accelerare al 3,1%. Motore del pil saranno quest’anno le economie in via di sviluppo, che cresceranno del 5,4%. Per le economie avanzate la crescita sarà dell’1,4%, con il pil di Eurolandia previsto contrarsi dello 0,3%.


‘’Il rallentamento dell’economia è percepibile nella diminuzione degli scambi commerciali a livello mondiale e nel calo dei prezzi dei prodotti di base’’ afferma la banca Mondiale.


Gli scambi commerciali sono previsti salire del 4,7% nel 2012, contro il +6,6% del 2011 e il +12,4% del 2010.
‘’I paesi in via di sviluppo devono prepararsi a nuovi shock con la crisi del debito nell’area euro e il rallentamento della crescita delle grandi economie emergenti’’ evidenzia l’istituto di Washington, riferendosi alla Cina e al Brasile. I paesi in via di sviluppo hanno meno spazio di manovra fiscale e monetaria rispetto al 2008-2009 per combattere la crisi. Per questo ‘’devono finanziare i loro deficit, dare la priorità alle reti di protezione sociale e alle infrastrutture e condurre stress test sulle banche nazionali’’.


Le prospettive per i paesi poveri sono favorevoli ma – evidenzia la Banca Mondiale – ‘’se la crisi si intensifica nessuno sarà risparmiato. E’ necessario prepararsi al peggio’’. Secondo la Banca Mondiale, in questo contesto, il tema della sicurezza alimentare per i paesi più poveri è centrale.