PARIGI – “L’attuale situazione economica in Francia come in Europa è molto pericolosa. C’è urgenza ‘’Viviamo da alcune settimane un nuovo peggioramento della crisi che ci obbliga ad agire”: lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy nel corso del summit di crisi all’Eliseo con i rappresentanti dell’industria e dei sindacati. “Dall’estate 2011 – ha aggiunto – subiamo una nuova onda di shock della crisi iniziata nel 2008”
Il fuori onda del presidente: “S&P istiga la crisi”
Il declassamento della Francia da parte di Standard & Poor’s “fa male”. E i funzionari dell’agenzia sono degli “istigatori della crisi”: lo ha detto rigorosamente ‘off the records’ – il presidente francese Nicolas Sarkozy commentando con alcuni fedelissimi la decisione di S&P di declassare la Francia, secondo quanto riportato dal settimanale satirico Le Canard Enchainé, sempre molto ben informato sui retroscena dell’Eliseo.
“La Bce non può giocare a nascondino”
Nell’attuale crisi che scuote l’Ue “il problema è la governance europea. Paghiamo cara l’ortodossia tedesca”: lo ha detto – sempre ‘off the records’ – il presidente francese Nicolas Sarkozy. “Il problema – ha affermato Sarkozy rivolgendosi ad alcuni consiglieri all’indomani della decisione di Standard & Poor’s di declassare la Francia, lo scorso 14 gennaio – è la governance europea. Paghiamo cara l’ortodossia tedesca. Da mesi, non smetto di ripetere che la Bce deve avere un ruolo maggiore e non può giocare a nascondino. E’ questo il cuore de problema”.
Sarko sicuro della rielezione
Nicolas Sarkozy non si lascia intimorire dai sondaggi che danno il suo avversario alle presidenziali – il socialista Francois Hollande – in testa alla vigilia del voto di aprile. In visita a Pamiers, per l’incontro con i rappresentanti del mondo agricolo, il presidente – riferisce ‘Le Parisien’ – si è mostrato sicuro del fatto suo: al produttore di formaggio che gli aveva fatto assaggiare una specialità locale, e si offriva di mandargli i suoi prodotti all’Eliseo, Sarkozy ha replicato, scherzando: “Bene, facciamo l’anno prossimo?”. Sarà così?
