Maicon e Poli castigano una Genoa volenteroso

MILANO – Per gli altri è quasi sempre una scocciatura, per l’Inter è terreno di caccia. I nerazzurri in Coppa Italia non perdono dal marzo 2009: da allora 10 vittorie e 2 pareggi, con gli ultimi due trofei sollevati. Mai nessuno è riuscito a vincerne tre di fila, la squadra di Ranieri resta in corsa per farlo: 2-1 al Genoa e qualificazione ai quarti, dove incontrerà il Napoli. Maicon e Poli firmano il pass, nemmeno troppo sudato, in una partita in cui Ranieri cambia gli uomini, ma non assetto e sistema di gioco. Così l’Inter ha ritrovato solidità e risultati: il resto non interessa.


I GOL — Un destro potente, di mezzo esterno, un calcio praticamente da fermo e precisissimo, tanto che la palla si infila nel sette più lontano: Maicon dipinge così, a partita appena cominciata, l’1-0 nerazzurro. Il Genoa fa l’errore di concedere qualche metro al brasiliano, appena fuori area, e lui punisce. Inter in vantaggio e qualificazione ai quarti in discesa. Il vantaggio iniziale, infatti, permette ai nerazzurri di impostare la gara come meglio sa fare, almeno di questi tempi: squadra raccolta a protezione della propria trequarti, e veloce a ripartire in contropiede. Il Genoa si dimostra lento e poco pericoloso in attacco, così il possesso palla è sterile e i nerazzurri controllano senza patemi. Quando poi Poli trova il suo primo gol in maglia nerazzurra, l’appuntamento col Napoli è praticamente fissato. E’ il 5’ della ripresa, Maicon pesca con un cross Poli al limite: triangolo con Obi, chiuso da un mezzo pallonetto giocato spalle alla porta, e tiro immediato di controbalzo all’angolino. Il tap-in di Birsa sulla traversa di Pratto arriva al 92’: San Siro non ha tempo nemmeno di aver paura che arriva il triplice fischio.


Fila tutto liscio per l’Inter: non solo la vittoria, ma l’andamento della gara permette anche una gestione degli uomini e delle forze. L’osservato speciale era ovviamente Wesley Sneijder: l’olandese dimostra di avere una gran voglia, regge per quasi tutta la partita (buona forma), prova ripetutamente il tiro (in una occasione è bravo Lupatelli). Il numero 10 poi prende confidenza con il ruolo di seconda punta che potrebbe dover svolgere in questo campionato, se Ranieri non vorrà modificare un assetto vincente. Il tecnico in coppa trova il modo di risparmiare i titolari e dare minuti a gente che ha giocato meno come Ranocchia, Cordoba, Faraoni, Obi, Poli e Castaignos.


C’è poco da salvare e da ricordare per il Genoa di questo viaggio a Milano. Nel complesso la squadra, pur volenterosa, crea poco, troppo poco per arginare l’Inter.