Atalanta al tappeto, Juve regina d’inverno

BERGAMO – La Juventus torna a vincere e lo fa lì dove era passato soltanto il Milan, all’Atleti Azzurri d’Italia. L’Atalanta cede il passo dopo una partita di pura lotta e perde 2-0 nell’anticipo serale della 19esima giornata di Serie A. Quella che chiude il girone d’andata. E quella che, grazie ai gol nella ripresa di Lichtsteiner e Giaccherini, regala il titolo di campione d’inverno agli uomini di Antonio Conte, che salgono a quota 41 e non potranno essere agguantati dal Milan.


Stefano Colantuono riporta Maxi Moralez a supporto dell’unica punta Denis nel tradizionale 4-4-2 nerazzurro, con una difesa che propone Ferri e Manfredini centrali e Raimondi terzino destro al posto di Andrea Masiello, risparmiato per le note vicende legate al calcioscommesse. Soltanto panchina per Marilungo e Gabbiadini, mentre Carmona e out per squalifica. Antonio Conte risponde con il classico 4-3-3 che propone il trio Pepe-Matri-Vucinic in prima linea. Novità in difesa, dove Chiellini torna dopo la squalifica e toglie il posto a Bonucci. Il terzino sinistro resta così De Ceglie. Gli unici due indisponibili sono Quagliarella e Manninger.


La Juve fa la partita da subito. Pressing alto, molto movimento sugli esterni e continue sovrapposizioni dei terzini (De Ceglie in particolare). Dopo tre minuti Matri spedisce alta la prima palla gol servita da Pepe, mentre all’8’ è la stessa ala destra ad angolare troppo una conclusione in diagonale dopo un recupero di Marchisio su Padoin. Al 10’, però, si capisce che l’Atalanta ha un suo piano di gioco ed è rispettabilissimo. Contropiede veloce avviato da Schelotto, palla per Peluso che mette al centro su Denis, sponda e tiro di controbalzo di Bonaventura. Buffon ci arriva senza problemi, ma la trama è chiara. L’Atalanta aspetta e riparte a mille, spaventando gli ospiti più volte nella fase centrale della prima frazione. Le occasionissime, però, sono tutte bianconere. All’11’ Barzagli centra il palo con un sinistro sugli sviluppi di un calcio piazzato, mentre al 42’ Vidal prende una traversa con una botta dai trenta metri. Il tutto mentre De Ceglie va vicino alla rete in due occasioni, sempre su invito a nozze di Pirlo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0, ma a Bergamo è mancato soltanto il gol. Lo spettacolo c’è stato eccome.


Conte perde subito Marchisio, che non rientra per il secondo tempo a causa di problemi muscolari e viene rimpiazzato da Giaccherini. L’ex Cesena va però in mediana e il modulo della Juve non cambia, così come l’approccio dei bianconeri che nella ripresa partono a mille, esattamente come avevano chiuso i primi 45’. Matri spreca subito un buon pallone di De Ceglie, mentre altrettanto non fa Lichtsteiner al 55’, quando lo svizzero sblocca la partita con un’incornata in solitaria su assist di Pirlo e dormita di Bonaventura. Vucinic subito dopo sfiora il raddoppio con un destro geniale da posizione molto defilata, mentre Matri si divora il 2-0 al 62’, mancando il pallonetto su Consigli dopo un regalo di Ferri. Colantuono però si gioca le ultime carte e mette prima Marilungo per Bonaventura (63’) e poi Ferreira PInto per uno stanco Schelotto (77’). Il tutto mentre Conte perde per infortunio anche Pepe, rimpiazzato da Marrone al 69’. L’Atalanta trova le forze per un ultimo assalto, non premiato dall’arbitro Celi che al 75’ nega un rigore piuttosto evidente per trattenuta in area di Chiellini su Denis. E, così, all’82’ la Juve chiude i conti con una grande azione rifinita da Marrone e conclusa splendidamente da Giaccherini. È il 2-0, quello che permette ai bianconeri di espugnare l’Atleti Azzurri d’Italia e portare a casa il titolo di campioni d’inverno.


Dopo tre pareggi in quattro trasferte, la Juve fa bottino pieno su un campo difficilissimo e sale a quota 41. Quello che basta per laurearsi campione d’inverno per la 26esima volta nella propria storia. I bianconeri continuano la marcia a singhiozzo che li vede alternare una vittoria a un pareggio (è così da 9 match), ma rispetto all’1-1 con il Cagliari mettono in mostra un’ottima prova da parte di Pirlo e Vidal (i più deludenti una settimana fa). Senza dimenticarsi dell’apporto di De Ceglie a sinistra, Chiellini al centro della difesa e del duo di subentranti composto da Giaccherini e Marrone. Terza sconfitta di fila per l’Atalanta che chiude comunque il girone d’andata a quota 20 nonostante i sei punti di penalizzazione. La prestazione, al contrario del ko dell’Olimpico con la Lazio, c’è stata. Ma il secondo tempo lascia intendere che la ‘gamba’ di inizio stagione sia ormai persa per gli uomini di Colantuono, che incassano la seconda sconfitta in casa.